Cisgiordania: un 18enne denuncia legature e torture da parte di coloni

Rosita Ponti

Dicembre 6, 2025

La situazione di tensione in Cisgiordania continua a preoccupare, con episodi di violenza che si susseguono. Il 6 dicembre 2025, la giornalista Veronica Fernandes ha condotto un’intervista a un giovane di 18 anni, vittima di aggressioni da parte di coloni israeliani nella zona di Ramallah, un’area contrassegnata dalla gestione mista tra Israele e l’Autorità Palestinese.

La testimonianza di un giovane vittima di violenza

Il ragazzo, che ha preferito rimanere anonimo per motivi di sicurezza, ha raccontato dettagli inquietanti riguardo all’aggressione subita. Secondo il giovane, il gruppo di coloni lo ha affrontato mentre si trovava nei pressi della sua abitazione, infliggendogli percosse e minacce. Questo episodio è solo uno dei tanti che si verificano quotidianamente nella regione, dove la tensione tra le comunità locali e i coloni israeliani è palpabile.

Durante l’intervista, il giovane ha descritto la paura costante che vive ogni giorno, evidenziando come la violenza sia diventata una realtà quotidiana per molti palestinesi. La sua testimonianza mette in luce un aspetto spesso trascurato: l’impatto psicologico di tali esperienze sulle vittime. Le aggressioni, infatti, non si limitano a infliggere danni fisici, ma lasciano anche segni indelebili a livello emotivo.

La situazione di Ramallah è rappresentativa di un contesto più ampio in Cisgiordania, dove gli scontri tra coloni e palestinesi si intensificano. Le autorità locali e internazionali stanno monitorando con attenzione gli sviluppi, ma la risposta spesso tardiva e inefficace solleva interrogativi sulla capacità di garantire la sicurezza dei cittadini.

Il contesto della violenza in Cisgiordania

La Cisgiordania, territorio occupato da Israele dal 1967, è teatro di conflitti e tensioni che affondano le radici in decenni di storia complessa. La presenza di insediamenti israeliani, considerati illegali dalla comunità internazionale, ha portato a una crescente conflittualità. I coloni, spesso sostenuti da <strong forze militari israeliane, si trovano in contrasto con le popolazioni palestinesi, creando un clima di paura e insicurezza.

Le violenze perpetrate dai coloni non sono un fenomeno isolato; esse si inseriscono in un quadro di repressione e di violazione dei diritti umani. Diverse organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato la sistematicità di tali atti, chiedendo un intervento più incisivo da parte della comunità internazionale. La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di un processo di pace efficace e dalla continua espansione degli insediamenti.

Il giovane intervistato da Veronica Fernandes rappresenta solo una delle tante voci che chiedono giustizia e protezione. Le sue parole risuonano come un appello per un cambiamento, affinché la violenza cessi e si possa costruire un futuro di pace e convivenza. La comunità internazionale è chiamata a rispondere a questa crisi, per garantire che le violazioni dei diritti umani non vengano più tollerate e che ogni individuo possa vivere in sicurezza nella propria terra.

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