Sabato 6 dicembre 2025, a Marghera, si chiude un capitolo doloroso legato a un tragico incidente avvenuto il 3 ottobre 2023, quando un autobus elettrico è precipitato dal cavalcavia di Mestre, causando la morte di 22 persone e lasciando 14 feriti. Dopo oltre due anni di indagini, la Procura ha concluso le indagini preliminari, con sette dipendenti del Comune di Venezia ora sotto inchiesta.
Dettagli dell’incidente
Il disastro si è verificato poco dopo le sette di sera, quando l’autobus, in servizio per la compagnia locale, è caduto dal cavalcavia, provocando danni irreparabili. La tragedia ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture pubbliche. Le indagini hanno rivelato che le barriere di sicurezza del cavalcavia erano inadeguate, e questo ha portato i magistrati a ritenere che ci fossero responsabilità nell’amministrazione della manutenzione stradale.
Le indagini e gli indagati
La Procura ha identificato sette indagati, tutti appartenenti ai settori di manutenzione e viabilità del Comune di Venezia. A questi funzionari vengono contestati reati gravi, quali il disastro colposo e l’omicidio stradale. Secondo la pubblica accusa, ciascuno di loro avrebbe dovuto adottare misure preventive per garantire la sicurezza del cavalcavia prima dell’incidente. In particolare, si evidenzia che la loro negligenza ha contribuito a creare un ambiente pericoloso per gli utenti della strada.
Archiviazione della posizione del titolare della ditta di trasporto
Contrariamente alla situazione degli indagati, il titolare della ditta di trasporto coinvolta nell’incidente ha visto la sua posizione archiviata. Le indagini hanno ritenuto che non ci fossero prove sufficienti per giustificare l’accusa nei suoi confronti. Questo sviluppo ha suscitato reazioni contrastanti tra le famiglie delle vittime, che chiedono giustizia e responsabilità .
Impatto sulla comunitÃ
L’incidente ha avuto un impatto profondo sulla comunità di Marghera e sui familiari delle vittime, che continuano a lottare per ottenere giustizia. Le autorità locali sono state sollecitate a rivedere le misure di sicurezza e a garantire che simili tragedie non si ripetano in futuro. Questo evento ha riacceso il dibattito sulla necessità di investimenti in infrastrutture sicure e sulla responsabilità dei funzionari pubblici nel garantire la sicurezza dei cittadini.
L’epilogo di questa triste vicenda rimane aperto, con le famiglie delle vittime che attendono una risposta adeguata dalle istituzioni e un impegno concreto per migliorare la sicurezza stradale nella loro comunità .
