Allerta per overtourism a Tokyo: Tsukiji richiede limitazioni ai turisti

Rosita Ponti

Dicembre 7, 2025

Nel celebre mercato del pesce all’aperto di Tsukiji, situato a Tokyo, i commercianti hanno lanciato un appello senza precedenti ai turisti, invitandoli a evitare la visita durante l’affollato periodo di fine dicembre. Questo richiamo è stato pubblicato dal giornale Asahi Shimbun, evidenziando l’eccessiva affluenza di visitatori che sta mettendo a rischio la clientela abituale e compromettendo l’equilibrio del quartiere, concepito per il commercio dell’industria ittica piuttosto che per il turismo di massa. Il consorzio degli esercenti locali ha recentemente esposto cartelli presso il centro visitatori, esortando i turisti a non recarsi nel mercato durante le festività natalizie.

Il caos del 2024 e la necessità di intervento

L’iniziativa dei commercianti di Tsukiji è stata innescata dal caos vissuto nel 2024, quando una marea di turisti, attratti dalle specialità natalizie, ha paralizzato i vicoli stretti del quartiere. Questo ha reso complicato anche il rifornimento delle botteghe, creando disagi notevoli. Yoshitsugu Kitada, presidente del consorzio degli esercenti, ha dichiarato al giornale che “Tsukiji era un mercato all’ingrosso, pensato per commercianti e ristoratori” e ha messo in evidenza l’assenza di un’infrastruttura turistica adeguata per gestire il flusso di visitatori.

La situazione attuale è stata definita da Kitada come “overtourism”, un fenomeno che ha superato ogni limite. Non si tratta solo di difficoltà logistiche; alcuni negozi hanno già riscontrato la mancanza di clienti abituali, scoraggiati dalla ressa e dall’impossibilità di muoversi agevolmente tra i banchi di pesce, i sushi bar e le botteghe artigiane. Questo cambiamento nella clientela sta avendo un impatto significativo sull’economia locale, costringendo i commercianti a cercare soluzioni per preservare il loro business.

Collaborazione con agenzie turistiche e misure governative

Il consorzio degli esercenti di Tsukiji ha deciso di coinvolgere anche le agenzie turistiche e le guide autorizzate, richiedendo loro di escludere il mercato dai propri itinerari durante il mese di dicembre. Questa strategia mira a ridurre l’afflusso di turisti e a proteggere l’integrità del mercato. Secondo i dati forniti dal Japan National Tourism Organization (Jnto), da gennaio il Giappone ha registrato oltre 32 milioni di arrivi turistici internazionali, superando i livelli pre-pandemia del 2019 e avvicinandosi rapidamente all’obiettivo del governo di 40 milioni di visitatori entro la fine dell’anno.

Tuttavia, questo aumento esponenziale di visitatori ha colto il governo giapponese impreparato. L’Asahi Shimbun riporta che il governo sta cercando di implementare misure correttive, come l’aumento delle tasse di soggiorno, l’innalzamento dei costi dei visti e la limitazione dell’accesso a siti simbolo. La questione centrale rimane come bilanciare l’accoglienza turistica con la qualità della vita dei residenti, un equilibrio che sta diventando sempre più difficile da mantenere in un contesto di crescente affollamento.

×