La Lega ha presentato il 15 gennaio 2025 alla Camera dei Deputati una proposta di legge per rendere più severa l’ottenimento della cittadinanza italiana per gli stranieri nati nel Paese. Questo provvedimento è stato elaborato con l’intento di modificare le attuali disposizioni, introducendo requisiti più rigorosi per chi desidera acquisire la cittadinanza.
Nuovi requisiti per la cittadinanza
Il testo della proposta prevede un periodo di residenza legale più lungo rispetto a quanto attualmente stabilito. Infatti, per gli stranieri nati in Italia, non basterà più una semplice dichiarazione di volontà di acquisire la cittadinanza entro un anno dal raggiungimento della maggiore età. Saranno richiesti requisiti aggiuntivi, tra cui il superamento di un esame di integrazione, il cui contenuto e modalità saranno definiti da un decreto del ministro dell’Interno. Questo esame avrà lo scopo di verificare l’effettiva integrazione e la conoscenza delle norme sociali e giuridiche fondamentali.
In aggiunta, la proposta stabilisce che gli aspiranti cittadini non devono avere condanne penali per reati non colposi, né procedimenti penali in corso per la stessa tipologia di reati. È prevista anche la non ammissione all’applicazione della pena su richiesta delle parti per delitti non colposi e l’assenza di delitti commessi nei tre anni precedenti per i quali si è beneficiato del perdono giudiziale. Queste misure sono state pensate per garantire che solo coloro che dimostrano un reale impegno verso la società italiana possano ottenere la cittadinanza.
Obiettivi della proposta di legge
La proposta di legge, firmata da Jacopo Morrone, Riccardo Molinari, Giorgia Andreuzza, Ingrid Bisa ed Elena Maccanti, mira a razionalizzare il sistema di riconoscimento della cittadinanza e a rendere più rigoroso l’accesso allo status di lungo soggiornante. Questo status consente un immediato e pieno accesso ai diritti sociali, e la sua concessione rappresenta un onere significativo per le finanze pubbliche.
Il testo sottolinea la necessità di apportare modifiche puntuali ma significative alla legislazione vigente. Si intende, quindi, migliorare il processo di acquisizione della cittadinanza e rivedere le condizioni per accedere allo status di lungo soggiornante, considerato un canale privilegiato non solo per ottenere la cittadinanza, ma anche per accedere a prestazioni sociali offerte dallo Stato.
La percezione degli italiani sulla cittadinanza
Dopo il referendum abrogativo del 8 e 9 giugno 2025, che ha visto la bocciatura di una proposta di riduzione del periodo di residenza da dieci a cinque anni per la richiesta di cittadinanza, è emersa una chiara volontà da parte del popolo italiano. I risultati del referendum, insieme ai sondaggi e alle interazioni quotidiane con i cittadini, hanno evidenziato come gli italiani considerino la cittadinanza un riconoscimento importante, da attribuire solo a chi dimostra di meritarlo.
I deputati della Lega affermano che la proposta di legge interviene in modo preciso sulle modalità di acquisizione della cittadinanza e sulla condizione giuridica per accedere allo status di lungo soggiornante. Le modifiche proposte alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, includono requisiti più restrittivi per minori e adulti, rendendo più rigorose anche le modalità e le cause di revoca della cittadinanza. Tuttavia, è previsto un accorciamento dei tempi per la definizione dei procedimenti amministrativi, cercando così di bilanciare rigore e efficienza.
