La situazione in Ucraina continua a rimanere critica mentre la guerra, giunta al giorno 1383, segna nuovi eventi drammatici. Nella notte del 6 dicembre 2025, la regione di Poltava ha subito un attacco devastante, mentre Kiev ha registrato un altro bombardamento. I colloqui tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i rappresentanti statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner si sono rivelati complessi, con focus su questioni territoriali.
Attacco russo su Kremenchuk, Poltava
Nella notte di ieri, le forze armate russe hanno scatenato un massiccio bombardamento sulla città di Kremenchuk, situata nella regione di Poltava. Le autorità locali hanno confermato l’intensità dell’attacco, che ha comportato danni significativi e ha colpito direttamente la popolazione civile. Questo attacco si inserisce in un contesto di aggressioni continue da parte della Russia, che non mostra segni di rallentamento. Le autorità ucraine hanno avviato operazioni di soccorso e assistenza per le vittime, mentre la popolazione resta in allerta per ulteriori attacchi.
Intensificazione dei bombardamenti e colloqui diplomatici a Miami
Nella stessa notte, la Russia ha lanciato una serie di attacchi aerei su diverse città ucraine, tra cui Kiev, Fastiv e Dnipro, utilizzando missili ipersonici e droni. Le esplosioni hanno causato gravi danni a sei regioni, lasciando molte località senza elettricità e ferendo almeno otto persone. In risposta a queste aggressioni, la Polonia ha messo in allerta i suoi caccia in un’azione preventiva. In un contesto di crescente tensione, i funzionari ucraini e americani hanno continuato i colloqui a Miami, cercando di trovare una soluzione diplomatica per porre fine al conflitto. Zelensky ha programmato un incontro a Londra con i leader europei per discutere ulteriormente le garanzie di sicurezza necessarie per l’Ucraina.
Colloqui difficili su territori e garanzie di sicurezza
Durante una telefonata di due ore, Zelensky ha discusso con Witkoff e Kushner le problematiche relative alle garanzie territoriali e di sicurezza. Le fonti informate hanno rivelato che la conversazione ha concluso tre giorni di negoziati intensivi a Miami, ma la questione del Donbas rimane un punto critico, con la Russia che continua a richiedere il ritiro delle forze ucraine dalle aree sotto il suo controllo. Gli Stati Uniti stanno lavorando per sviluppare nuove idee che possano facilitare un accordo, ma è evidente che ci sia ancora molto da fare per raggiungere un’intesa.
Interruzioni di corrente a Kiev e allerta dalla centrale di Zaporizhzhia
A causa dei bombardamenti, Kiev sta affrontando interruzioni di corrente che possono durare fino a 16 ore al giorno. Vitaly Zaichenko, presidente di Ukrenergo, ha dichiarato che ci vorranno settimane per ripristinare un adeguato approvvigionamento energetico. Inoltre, la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha perso temporaneamente tutta l’energia elettrica esterna, sollevando preoccupazioni per la sicurezza nucleare. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha anche lanciato un allarme riguardo al deterioramento della struttura di contenimento della centrale di Chernobyl, richiedendo urgentemente interventi di ripristino per garantire la sicurezza a lungo termine.
Richiesta di un piano europeo per la pace in Ucraina
Andrius Kubilius, commissario europeo alla Difesa, ha esortato l’Unione Europea a formulare un proprio piano di pace per l’Ucraina, piuttosto che seguire le indicazioni statunitensi. In un’intervista, ha sottolineato l’importanza di avere una strategia autonoma che possa essere discussa con i partner transatlantici, per garantire un ruolo attivo dell’Europa nel processo di pace. Kubilius ha evidenziato l’urgenza di elaborare soluzioni concrete che possano affrontare le sfide geopolitiche attuali, specialmente in un contesto di crescente tensione con la Russia.
La situazione in Ucraina rimane delicata e complessa, con sviluppi che si susseguono rapidamente e con la comunità internazionale chiamata a rispondere a una crisi che continua a richiedere attenzione e azioni concrete.
