Il 7 dicembre 2025, la casa di reclusione di Milano Opera si trova nuovamente al centro dell’attenzione a causa dell’evasione di Toma Taulant, un albanese di 41 anni, già noto per le sue fughe. Questo individuo, condannato a un cumulo di pene che ammonta a circa 24 anni per vari reati, tra cui furti, rapine e traffico di stupefacenti, ha già tentato la fuga in altre occasioni, riuscendo a evadere da penitenziari di Parma, Terni e persino da una struttura in Belgio.
La dinamica dell’evasione
Le autorità penitenziarie stanno attualmente indagando sull’evasione di Taulant. Secondo le prime informazioni, l’uomo avrebbe utilizzato una lima, probabilmente trovata in una delle aree di lavoro del carcere, per segare una sbarra della sua cella. Dopo aver compromesso la sicurezza della sua cella, Taulant sarebbe riuscito a scavalcare il muro di cinta, alto sei metri, utilizzando una fune improvvisata realizzata con lenzuola annodate tra loro. Questo metodo audace e premeditato ha sollevato interrogativi sulla sicurezza della struttura e sulle misure di vigilanza adottate.
Le conseguenze e le ricerche in corso
Il Nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria è attualmente impegnato nelle ricerche di Taulant. Le forze dell’ordine stanno esaminando le aree circostanti e utilizzando tutte le risorse disponibili per rintracciare l’evaso. La fuga di un detenuto con un così lungo elenco di condanne ha suscitato preoccupazione tra i cittadini e gli operatori del settore penitenziario, che si interrogano sulle misure di sicurezza e sulla gestione dei detenuti considerati ad alto rischio di evasione. La situazione ha portato a un’intensificazione dei controlli e a una revisione delle procedure di sicurezza all’interno della casa di reclusione.
La vicenda di Toma Taulant non è solo un episodio isolato, ma solleva questioni più ampie riguardanti il sistema carcerario italiano e la necessità di garantire una sorveglianza adeguata per prevenire futuri incidenti simili. Le autorità competenti sono chiamate a riflettere sulle vulnerabilità esistenti e ad attuare misure più efficaci per garantire la sicurezza sia dei detenuti che della comunità .
