Nel corso degli anni successivi all’incidente tragico avvenuto presso il ‘Lanterna Azzurra Clubbing’, si sono delineati due principali ambiti di responsabilità . Da un lato, la baby gang, conosciuta come “la banda dello spray”, è stata identificata come la causa scatenante del panico che ha portato a una situazione di caos. I membri di questo gruppo sono stati giudicati colpevoli di omicidio preterintenzionale, lesioni e rapina. Dall’altro lato, è emersa la responsabilità dell’intera struttura del locale, che ha sollevato interrogativi sulle misure di sicurezza adottate.
Sentenza della corte d’appello
Il 11 luglio 2025, la Corte d’Appello di Ancona ha confermato le condanne per sei dei sette imputati coinvolti nell’inchiesta bis riguardante le misure di sicurezza del locale. L’incidente si è verificato nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 e ha portato alla morte di cinque adolescenti e di una madre di 39 anni, schiacciati dalla folla in fuga dall’interno del locale, dove l’aria era diventata irrespirabile a causa di uno spray urticante spruzzato dalla banda di giovani. In sede di appello, si sono presentati sette dei nove imputati, inizialmente processati in primo grado con il rito abbreviato. Questi sono stati accusati di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro colposo, mentre gli altri due avevano già patteggiato.
Implicazioni sulla sicurezza nei locali notturni
Il drammatico evento ha sollevato un acceso dibattito sulla sicurezza nei locali notturni e sulla responsabilità degli organizzatori. Le famiglie delle vittime hanno chiesto giustizia e misure più severe per prevenire simili tragedie in futuro. La sentenza della Corte d’Appello rappresenta un passo importante nel processo di chiarimento delle responsabilità e nella ricerca di giustizia per le vittime e le loro famiglie.
