Arrestato il primario di nefrologia del S.Eugenio per smistamento pazienti dializzati

Veronica Robinson

Dicembre 8, 2025

Nella capitale, un’importante operazione di polizia ha portato all’arresto di un noto medico e di un imprenditore, coinvolti in un caso di corruzione. Il 8 dicembre 2025, il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari per Roberto Palumbo, primario del reparto di Nefrologia presso l’ospedale Sant’Eugenio di Roma. L’arresto è avvenuto nei giorni precedenti, quando Palumbo è stato colto in flagranza di reato mentre riceveva una tangente di 3.000 euro dall’imprenditore Maurizio Terra.

Emergenza di un caso di corruzione

Il caso è emerso grazie a un’indagine condotta dalle autorità locali, che hanno monitorato le attività sospette del medico. L’operazione ha rivelato un sistema di corruzione che coinvolgeva la concessione di favori in cambio di denaro. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla gestione etica all’interno delle strutture sanitarie romane e ha messo in luce la necessità di controlli più rigorosi per prevenire tali pratiche.

Approfondimento delle indagini

La scoperta della mazzetta ha portato a un approfondimento delle indagini, con l’obiettivo di identificare eventuali complici e di comprendere l’entità del fenomeno della corruzione nel settore sanitario. Le autorità si sono dichiarate determinate a perseguire ogni forma di illecito e a garantire che la giustizia venga applicata in modo equo.

Dibattito sulla trasparenza

Questa vicenda non solo ha scosso l’opinione pubblica, ma ha anche acceso un dibattito sulle misure da adottare per garantire la trasparenza e l’integrità nel sistema sanitario. La situazione attuale richiede una riflessione profonda su come affrontare la corruzione e ripristinare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni sanitarie.

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