Crisi al Louvre: furti, problemi strutturali e sciopero sindacale dal 15 dicembre

Rosita Ponti

Dicembre 8, 2025

Il museo del Louvre, situato a Parigi, continua a fronteggiare una serie di problematiche che mettono a dura prova la sua reputazione e la sicurezza delle opere esposte. A partire dal 15 dicembre 2025, il personale dell’illustre istituzione d’arte ha annunciato uno sciopero prorogabile, una decisione presa dai tre principali sindacati, CFDT, CGT e SUD. Questa iniziativa arriva a pochi giorni di distanza dall’incidente che ha visto la fuga d’acqua che ha allagato la sala della biblioteca delle antichità egizie, causando danni a centinaia di libri.

Nel comunicato ufficiale, i sindacati hanno espresso il loro disappunto per il disprezzo per l’emergenza nell’edificio da parte della direzione. Questo evento si aggiunge a un contesto già critico, evidenziato da un episodio surreale avvenuto recentemente, quando due giovani tiktoker belgi sono riusciti a eludere la sicurezza e appendere un loro ritratto vicino alla Gioconda.

Il furto clamoroso e le conseguenze

Il 2025 è stato segnato da eventi drammatici, tra cui il furto di gioielli napoleonici del valore di 88 milioni di euro, avvenuto il 19 ottobre. Dopo questo colpo, il museo ha dovuto chiudere temporaneamente, mentre le indagini sono ancora in corso. La direttrice Laurence des Cars ha presentato le dimissioni, ma il presidente Emmanuel Macron le ha respinte.

Macron ha definito il furto un attentato al patrimonio nazionale, promettendo il recupero dei gioielli, che ad oggi non sono stati ritrovati. Ha anche annunciato nuovi investimenti in sicurezza e una revisione completa dei protocolli di protezione delle opere d’arte e delle procedure di sorveglianza. Queste misure si inseriscono in un contesto di crescente preoccupazione per la vulnerabilità dei musei nazionali, che si trovano a gestire un afflusso sempre maggiore di visitatori.

Il piano “louvre nouvelle renaissance”

Nel gennaio 2025, Macron ha presentato il piano “louvre nouvelle renaissance”, che prevede un ampio rinnovamento della sicurezza. Questo piano è iniziato nel 2022 con lo schema direttivo per la sicurezza (SDES), che mira a implementare una videosorveglianza perimetrica, ristrutturare le postazioni di controllo, spostare il comando centrale e integrare la cybersicurezza, con un investimento di circa 80 milioni di euro suddivisi in due fasi da completare entro il 2026.

Dopo il furto di ottobre, le misure urgenti includono l’installazione di 100 telecamere interne, l’assegnazione di un coordinatore per la sicurezza, un comitato di pilotaggio guidato da Laurence des Cars, un incremento del budget per la formazione del personale del 20% e una maggiore cooperazione con la prefettura di polizia, che prevede anche una postazione interna.

Visitatori e trend recenti

Malgrado le difficoltà, il Louvre rimane uno dei musei più visitati a livello globale. Nel 2019, ha registrato un record di 10,2 milioni di visitatori, consolidando la sua posizione di museo più frequentato del mondo. Tuttavia, la pandemia ha avuto un forte impatto, riducendo il numero di visitatori a circa 2,7 milioni nel 2020 e 2021. Con la ripresa del turismo, i numeri sono tornati a crescere, raggiungendo 7,8 milioni nel 2022 e oltre 8 milioni nel 2023.

Il crescente afflusso di turisti, in particolare da Stati Uniti, Giappone e Cina, ha contribuito a mantenere il Louvre come una delle mete culturali più ambite a livello mondiale. Tuttavia, la gestione di questo flusso ha portato a nuove sfide, dalla sicurezza alla logistica, che il museo sta cercando di affrontare. La recente crisi, con il furto dei gioielli di Napoleone, ha reso ancora più evidente la necessità di riforme strutturali.

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