Il Benin, nazione situata nell’Africa occidentale, ha vissuto un momento di alta tensione il 8 dicembre 2025, quando un tentato colpo di Stato militare ha messo in discussione la stabilitร del governo. La crisi รจ iniziata quando un gruppo di otto uomini in uniforme mimetica, armati e con elmetti, ha fatto un’apparizione pubblica attraverso i canali della TV di Stato, proclamando la rimozione del presidente Patrice Talon dal suo incarico.
La situazione si รจ rapidamente aggravata, con i soldati ribelli, identificatisi come la Commissione militare per la rifondazione, che hanno giustificato la loro azione denunciando il deterioramento della sicurezza nel nord del Benin, una regione colpita da attacchi attribuiti a miliziani jihadisti. Testimoni oculari hanno confermato di aver udito colpi di arma da fuoco nella capitale economica, Cotonou, alimentando le preoccupazioni tra la popolazione.
La risposta del governo del Benin
In risposta a questi eventi, il governo del Benin ha rapidamente dichiarato che il tentativo di colpo di Stato era stato sventato. Fonti ufficiali hanno comunicato all’agenzia di stampa AFP che si trattava di un “piccolo gruppo di persone” che aveva avuto accesso alla televisione, mentre l’esercito regolare stava riprendendo il controllo della situazione. Il presidente Talon รจ stato descritto come “al sicuro”, e diverse fonti interne hanno riferito dell’arresto di circa dieci militari coinvolti nel tentativo di golpe.
Nel corso della serata, il presidente Talon, noto imprenditore soprannominato “il re del cotone”, ha rassicurato la popolazione attraverso un intervento televisivo, affermando che “la situazione รจ completamente sotto controllo” e invitando i cittadini a riprendere le loro attivitร quotidiane. Ha promesso di mantenere la sicurezza e l’ordine pubblico, cercando di placare le paure della popolazione.
Intervento della Nigeria e stabilizzazione della situazione
Un fattore cruciale per la stabilizzazione del Benin รจ stato l’intervento della Nigeria, che ha risposto a una richiesta urgente del governo beninese. Il presidente nigeriano, Bola Tinubu, ha attivato il protocollo della CEDEAO (Comunitร Economica degli Stati dell’Africa Occidentale), ordinando ai caccia dell’aeronautica militare nigeriana di entrare nello spazio aereo del Benin. Questo intervento mirava a riprendere il controllo della televisione nazionale e a dislocare i golpisti da un campo militare dove si erano asserragliati.
Il governo del Benin aveva richiesto un supporto aereo nigeriano per operazioni di sorveglianza e intervento rapido, oltre al dispiegamento di forze di terra per tutelare le istituzioni costituzionali. Le azioni coordinate tra le autoritร beninesi e il governo nigeriano hanno contribuito a riportare la calma nella regione.
Reazioni internazionali al tentativo di golpe
Il tentativo di colpo di Stato ha suscitato una condanna immediata da parte della comunitร internazionale, inserendosi in un contesto di instabilitร che ha caratterizzato l’Africa occidentale negli ultimi anni, con eventi simili registrati in Mali, Niger, Burkina Faso e Guinea. Il blocco dell’ECOWAS ha annunciato l’invio di truppe da Nigeria, Sierra Leone, Costa d’Avorio e Ghana per sostenere il governo del Benin e preservare l’ordine costituzionale.
Anche l’Unione Africana ha espresso una ferma condanna, esortando i militari a ritornare nelle loro caserme. La Unione Europea ha anch’essa denunciato il tentativo di destabilizzare le istituzioni democratiche del Benin, richiedendo il rispetto dell’ordine costituzionale. L’intervento militare nigeriano, insieme alla pronta reazione del governo di Talon, ha avuto un ruolo decisivo nel ristabilire il controllo, sebbene Cotonou rimanga sotto sorveglianza militare per garantire la sicurezza della popolazione.
