Legittima difesa: l’uomo aggredito da una ruspa racconta tre anni di incubi

Rosita Ponti

Dicembre 8, 2025

Lunedì 8 dicembre 2025, il programma “Fuori dal Coro” ha ospitato Sandro Mugnai, un uomo che ha recentemente affrontato un lungo e complesso processo giudiziario. Durante la diretta, Mugnai ha condiviso la sua esperienza, descrivendo il calvario che ha vissuto dopo aver sparato al suo vicino di casa, un episodio avvenuto nel gennaio 2023 a San Polo, in provincia di Arezzo. L’uomo ha agito per difendersi dall’aggressione del vicino, che stava tentando di abbattere il suo villino con una ruspa.

Il contesto dell’episodio

Il fatto risale a un pomeriggio drammatico nel gennaio 2023, quando il vicino di Mugnai ha iniziato a distruggere la sua proprietà. La situazione è degenerata rapidamente, portando Mugnai a sentirsi in grave pericolo. L’uomo ha raccontato come, in quel frangente, abbia tentato di fermare l’aggressore in vari modi, urlandogli di smettere. Tuttavia, ogni tentativo è risultato vano, costringendolo a prendere una decisione estrema per proteggere la sua famiglia, che si trovava in casa durante l’assalto.

Mugnai ha spiegato di aver avvertito un senso di impotenza mentre la ruspa avanzava inesorabilmente. La sua unica opzione, ha affermato, era quella di impugnare il fucile e sparare per fermare l’aggressione. Questa scelta, sebbene difficile, è stata vista da lui come l’unico modo per garantire la sicurezza dei suoi cari.

Il processo e il verdetto

Dopo l’incidente, Mugnai è stato sottoposto a un lungo processo, che ha sollevato interrogativi sulla legittimità della sua azione in un contesto di legittima difesa. Il 8 dicembre 2025, la sentenza finale ha stabilito che Mugnai ha agito nel rispetto della legge, riconoscendo la sua difesa come giustificata. Durante l’intervista, ha espresso un forte senso di sollievo per il verdetto, sottolineando l’importanza di aver ottenuto giustizia dopo un periodo di intensa tensione e incertezza.

L’uomo ha descritto il processo come un’esperienza traumatica, affermando che nessuno dovrebbe passare attraverso situazioni simili. La sua testimonianza ha messo in luce le difficoltà e le paure vissute durante i momenti critici dell’assalto, in cui ha temuto non solo per la propria vita, ma anche per quella dei suoi familiari.

Riflessioni sull’esperienza

Mugnai ha condiviso le sue emozioni e riflessioni riguardo a quell’episodio, affermando che la paura e la preoccupazione lo hanno accompagnato per lungo tempo. Ha raccontato di come la sua vita sia stata stravolta da quell’evento, portandolo a vivere in uno stato di continua ansia. La sua esperienza serve da monito sulle conseguenze che situazioni di violenza possono avere non solo sulle vittime, ma anche sugli aggressori e sulle loro famiglie.

La sua storia ha suscitato un ampio dibattito sulla legittimità della difesa personale in Italia, sollevando interrogativi su come la legge possa proteggere i cittadini in situazioni di emergenza. Mugnai ha chiuso il suo intervento esprimendo la speranza che la sua esperienza possa servire a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a questi temi complessi e delicati.

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