Nigeria: liberati 100 studenti della scuola cattolica di Saint Mary

Rosita Ponti

Dicembre 8, 2025

Cento studenti della scuola cattolica Saint Mary, rapiti il 21 novembre 2025, sono stati finalmente liberati. Questo evento segna un momento significativo in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza in Nigeria, dove i rapimenti di massa sono diventati una triste realtà quotidiana.

Nel complesso, 303 studenti e 12 membri del personale sono stati sequestrati dal collegio di Saint Mary, uno dei più gravi episodi di rapimento di massa nella storia recente del paese africano. Solo alcune ore dopo il sequestro, circa cinquanta persone sono riuscite a fuggire dai loro carcerieri, un segno di speranza in un clima di paura e incertezza.

Un fenomeno in crescita

I rapimenti di massa in Nigeria si sono trasformati in un’epidemia, con bande criminali che operano con l’obiettivo di ottenere un riscatto. Questi eventi sono diventati una prassi comune, con un incremento allarmante nella frequenza e nella brutalità degli attacchi. Il fenomeno ha radici profonde, alimentato da una crisi di sicurezza che ha colpito il paese per quasi due decenni.

Il primo episodio di rapimento di massa che ha attirato l’attenzione internazionale risale al 2014, quando i jihadisti di Boko Haram sequestrarono circa 300 studentesse da un collegio a Chibok, nello stato del Borno. A distanza di oltre dieci anni, circa 90 di queste ragazze risultano ancora scomparse, un triste promemoria della vulnerabilità delle istituzioni educative nel paese.

Un’industria del rapimento

Il rapimento a scopo di estorsione è diventato un’attività organizzata e lucrativa. Tra luglio 2024 e giugno 2025, si stima che questa “industria” abbia generato un fatturato di circa 1,66 milioni di dollari. Le bande armate si sono strutturate in modo sempre più sofisticato, rendendo difficile per le autorità locali e nazionali contrastare efficacemente il fenomeno.

A novembre 2025, una nuova ondata di rapimenti ha colpito il paese, coinvolgendo oltre 400 cittadini nigeriani, tra cui studenti di un seminario islamico, membri di una chiesa evangelica, spose e damigelle. Questi eventi hanno suscitato grande indignazione e preoccupazione tra la popolazione, evidenziando la gravità della situazione in Nigeria.

La crisi di sicurezza in nigeria

Con una popolazione di circa 230 milioni di persone, la Nigeria è divisa quasi equamente tra un nord a maggioranza musulmana e un sud a maggioranza cristiana. Questo contesto culturale e religioso complesso ha contribuito a una crisi di sicurezza che continua a deteriorarsi. Le bande armate, spesso attive in diverse regioni, operano con impunità, mentre le forze di sicurezza faticano a garantire la protezione dei cittadini.

La situazione attuale richiede un’attenzione urgente da parte delle autorità e della comunità internazionale, poiché il fenomeno dei rapimenti di massa non mostra segni di attenuazione. La liberazione degli studenti della scuola cattolica Saint Mary rappresenta un passo positivo, ma la lotta contro la criminalità organizzata e la ricerca di soluzioni durature rimangono sfide cruciali per il futuro della Nigeria.

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