Proteste No Tav in Val di Susa: un agente riporta ferite durante gli scontri

Rosita Ponti

Dicembre 8, 2025

Nella notte tra sabato 6 e domenica 7 dicembre 2025, la Valle di Susa è stata teatro di intensi scontri tra attivisti e forze dell’ordine. Un gruppo di circa sessanta giovani manifestanti si è radunato nei pressi del cantiere della Tav a San Didero, nella provincia di Torino, dando inizio a una serie di azioni di protesta. Gli attivisti hanno cominciato a colpire le reti metalliche che delimitano l’area dei lavori, seguiti dal lancio di pietre e petardi contro la polizia presente a protezione del cantiere. Le forze di polizia hanno risposto con l’uso di idranti e lacrimogeni per disperdere i manifestanti.

Tensione crescente tra i manifestanti

Nella notte successiva, la tensione è aumentata ulteriormente. Un centinaio di antagonisti ha percorso i sentieri boschivi per raggiungere un altro cantiere della Tav, situato a Chiomonte, a circa 20 chilometri da San Didero. Anche in questo caso, i manifestanti hanno attaccato le reti metalliche e hanno lanciato oggetti pericolosi, tra cui grossi petardi, pietre del peso di cinque chili e bulloni. Un funzionario della Digos ha riportato ferite al volto durante gli scontri.

Interventi delle autorità

In risposta agli eventi, le autorità hanno deciso di chiudere un tratto dell’autostrada A32, che collega Torino a Bardonecchia, per motivi di sicurezza. Gli inquirenti sono attivamente impegnati nell’identificazione degli autori di queste azioni violente.

Marcia di protesta programmata

Oggi, 8 dicembre 2025, è prevista una marcia di protesta organizzata dal Movimento No Tav, un evento che si tiene annualmente da vent’anni, in ricordo dello sgombero di Venaus. Il corteo si oppone alla realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione, un progetto che continua a suscitare forti polemiche e divisioni nella comunità locale.

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