Una serata di festa si è trasformata in un tragico evento che ha segnato la comunità di Corinaldo, in provincia di Ancona. Sono passati sette anni dalla notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, quando durante un concerto del rapper Sfera Ebbasta presso la discoteca “Lanterna Azzurra, sei persone hanno perso la vita, tra cui cinque adolescenti e una giovane donna. L’incidente è avvenuto a causa di un attacco con uno spray urticante, utilizzato da alcuni ragazzi per derubare gli spettatori, scatenando una fuga disperata che ha portato al crollo di una balaustra. Le conseguenze sono state devastanti: sei morti e 59 feriti.**
La banda dello spray e le condanne
I protagonisti di questa tragica vicenda, tutti condannati in via definitiva, avevano un’età compresa tra i 19 e i 22 anni al momento dei fatti e provenivano dalla Bassa Modenese. Erano specializzati in rapine utilizzando spray al peperoncino. Tra loro si distingue Andrea Cavallari, condannato a 11 anni e 10 mesi di reclusione. Dopo aver conseguito la laurea in legge all’Università di Bologna nel luglio 2025, Cavallari ha fatto perdere le proprie tracce, suscitando preoccupazione tra le autorità.
L’evasione e l’arresto a Barcellona
Cavallari, ora 26enne, era stato arrestato nel 2019 dai carabinieri di Ancona insieme ad altri membri della “banda dello spray” e stava scontando la pena nel carcere della Dozza a Bologna. Nel luglio 2025, aveva ricevuto un permesso per discutere la tesi di laurea, durante il quale era stato affidato ai familiari senza scorta. Tuttavia, dopo la discussione, non è tornato in carcere.
La sua evasione è stata segnalata a Barcellona, in Spagna, dove è stato rintracciato mentre camminava per strada. Oltre al fascicolo per evasione, la Procura di Bologna ha aperto un’indagine per favoreggiamento, cercando di scoprire chi possa averlo assistito nella fuga.
Il processo bis in Corte d’Appello
Attualmente, ad Ancona si sta svolgendo un processo bis in Corte d’Appello riguardante la strage. Questo procedimento si concentra sulla sicurezza e sui permessi rilasciati per l’apertura della discoteca “Lanterna Azzurra”. I nove imputati, tra cui ex membri della commissione di pubblico spettacolo che autorizzò il locale, sono stati assolti in primo grado dalle accuse di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
Le indagini si stanno focalizzando su questioni relative alle uscite di sicurezza e ai sistemi antincendio della discoteca, ritenuti carenti secondo l’accusa. La prossima udienza è prevista per il 18 dicembre 2025, momento in cui si attende di fare chiarezza su ulteriori responsabilità e misure di sicurezza necessarie per eventi pubblici.
