L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha recentemente inflitto sanzioni per un totale superiore a 500 mila euro a sei società di call center attive nella promozione di contratti nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni. Le aziende coinvolte sono Titanium S.r.l., Fire S.r.l., J.Wolf Consulting S.r.l., Nova Group S.r.l., Communicate S.r.l. ed Entiende S.r.l. Le sanzioni sono state distribuite come segue: 160 mila euro in solido a Titanium e Fire, 120 mila euro a J.Wolf Consulting, 80 mila euro a Nova Group, 40 mila euro a Communicate e 120 mila euro a Entiende.
Pratiche ingannevoli nel teleselling
L’Autorità ha rilevato che queste aziende contattavano i consumatori per proporre contratti di energia e telefonia, utilizzando informazioni fuorvianti riguardo all’identità del chiamante, all’oggetto della conversazione e alla convenienza delle offerte commerciali. Le tecniche di teleselling impiegate presentavano una varietà di approcci, tutti caratterizzati da informazioni poco chiare, omesse o addirittura false.
Nel settore energetico, è emerso che gli operatori dei call center si spacciavano per dipendenti di autorità di regolazione o di “centri assistenza bollette”. Questi operatori informavano i consumatori di asseriti aumenti imposti dalla regolazione o di presunte anomalie, come la doppia attivazione di forniture su un’unica utenza o difficoltà nel passaggio a un nuovo fornitore. L’obiettivo era convincere i consumatori a stipulare nuovi contratti di fornitura.
False affermazioni nel settore delle telecomunicazioni
Per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni, gli addetti ai call center affermavano di operare per l’ufficio tecnico o amministrativo del fornitore attuale, prospettando falsamente imminenti disservizi o la scadenza della tariffa del contratto in corso, con la conseguente applicazione di rincari. Queste affermazioni miravano a creare un senso di urgenza nei consumatori, inducendoli a cambiare operatore per evitare inconvenienti.
Gli operatori indicavano che l’attivazione di una nuova offerta con un diverso fornitore avrebbe potuto prevenire tali eventi, presentando condizioni contrattuali che si rivelavano poi ingannevoli. L’Autorità ha sottolineato l’importanza di garantire pratiche commerciali trasparenti e corrette, proteggendo così i diritti dei consumatori nel mercato dell’energia e delle telecomunicazioni.
