Antitrust: sei call center sanzionati, Unc esprime soddisfazione ma chiede legge

Rosita Ponti

Dicembre 9, 2025

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha recentemente inflitto sanzioni superiori a 500 mila euro a diverse aziende operanti nel settore dei call center, accusate di pratiche scorrette nella promozione di contratti legati all’energia e alle telecomunicazioni. Questa decisione, presa il 15 gennaio 2025, rappresenta un passo significativo nella lotta contro le chiamate indesiderate e le vendite aggressive.

Le reazioni dell’Unione nazionale consumatori

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha espresso soddisfazione per l’intervento dell’Antitrust, definendolo una “prima parziale vittoria”. Dona ha sottolineato l’importanza di questa azione, che arriva dopo un periodo di crescente frustrazione da parte dei consumatori, costretti a subire ripetute telefonate moleste. L’Unione Nazionale Consumatori è attivamente coinvolta nel procedimento contro queste pratiche e ha accolto con favore la notizia delle sanzioni.

Il presidente ha anche evidenziato come l’Antitrust stia collaborando con il Garante della Privacy, il quale ha ricevuto numerose segnalazioni da parte degli utenti. Dona ha sollevato la questione delle telefonate moleste indirizzate a consumatori registrati nel Registro delle opposizioni, chiedendo che l’Antitrust prenda in considerazione queste segnalazioni. In particolare, ha richiesto che venga applicato per la prima volta l’articolo 26, comma 1, lettera c, del D.Lgs. n. 206/2005, il quale qualifica come aggressiva la pratica di effettuare sollecitazioni commerciali non richieste.

Richieste di cambiamento normativo

In aggiunta alle sanzioni, Dona ha sottolineato la necessità di un intervento legislativo più incisivo. L’Unione Nazionale Consumatori ha infatti sollecitato il Parlamento a rivedere il testo della legge annuale sulla concorrenza, proponendo modifiche che potrebbero limitare l’efficacia dei contratti stipulati telefonicamente per luce e gas. Tra le proposte avanzate, vi è l’obbligo per i call center di utilizzare numerazioni riconoscibili, come quella designata dall’Autorità per le comunicazioni, il numero 0844.

Dona ha anche suggerito di prevedere indennizzi per i consumatori che ricevono chiamate nonostante siano iscritti al Registro delle opposizioni. Queste misure, se adottate, potrebbero rappresentare un significativo passo avanti nella protezione dei diritti dei consumatori e nella regolamentazione delle pratiche commerciali nel settore delle telecomunicazioni e dell’energia.

L’azione dell’Antitrust e le richieste dell’Unione Nazionale Consumatori evidenziano un crescente impegno nel garantire un mercato più equo e rispettoso dei diritti dei cittadini, in un contesto in cui le pratiche commerciali aggressive continuano a rappresentare una problematica rilevante.

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