La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) ha annunciato importanti aggiornamenti riguardanti il certificato di malattia e le ricette mediche. Queste modifiche, contenute nel disegno di legge sulle semplificazioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entreranno in vigore a partire dal 18 dicembre 2025. Tuttavia, la Fimmg ha specificato che l’attuazione delle novità non avverrà immediatamente.
Certificato di malattia e telemedicina
Il primo cambiamento significativo riguarda il rilascio del certificato di malattia. A differenza delle pratiche attuali, i medici di famiglia avranno la possibilità di emettere il certificato anche a distanza, attraverso una televisita. L’articolo 58 del provvedimento stabilisce che i certificati rilasciati tramite telemedicina avranno la stessa validità di quelli tradizionali. Tuttavia, la Fimmg ha chiarito che l’applicazione di questa novità richiederà un accordo successivo in Conferenza Stato-Regioni per definire le modalità operative e i casi d’uso. Fino a quando non saranno stabilite queste linee guida, i medici dovranno continuare a effettuare le verifiche delle condizioni di salute dei pazienti di persona. La Fimmg intende seguire da vicino questo processo, attingendo all’esperienza acquisita durante la pandemia per le certificazioni dei pazienti positivi al Covid-19. È importante sottolineare che rimane in vigore la protezione contro i certificati falsi, con severe sanzioni per chiunque ne rilasci, sia in presenza sia in modalità telematica.
Prescrizioni per patologie croniche
Un’altra novità rilevante introdotta dal disegno di legge riguarda la possibilità per i medici di medicina generale di prescrivere farmaci per patologie croniche con una validità estesa fino a 12 mesi. Questo cambiamento è pensato per ridurre il numero di ricette da ripetere frequentemente. Anche in questo caso, l’implementazione non sarà immediata, ma avverrà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, previa approvazione di un decreto attuativo da parte del ministro della Salute in collaborazione con il ministro dell’Economia. Tale decreto definirà le modalità di attuazione della norma, assicurando che non ci siano oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. I pazienti potranno ottenere i farmaci prescritti anche presentando la documentazione di dimissione ospedaliera o referti del pronto soccorso, evitando così di dover attendere una nuova prescrizione dal medico di famiglia, facilitando la continuità delle cure, soprattutto durante i periodi festivi.
Al termine del processo normativo, il medico annoterà nella ricetta ripetibile la posologia e il numero di confezioni dispensabili per un massimo di 12 mesi. Il medico avrà anche la facoltà di interrompere la ripetibilità della prescrizione o di modificare la terapia in base alle necessità di monitoraggio. Una volta ricevuta la ricetta, il farmacista informerà il paziente sulle modalità corrette di assunzione dei medicinali e fornirà un numero adeguato di confezioni per coprire 30 giorni di terapia, garantendo una collaborazione efficace tra i professionisti nel contesto delle cure territoriali.
