Le comunicazioni interne tra i lavoratori del San Raffaele, uno dei principali ospedali privati accreditati di Milano, rivelano una situazione di forte caos. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, si segnalano errori nei dosaggi dei farmaci, cartelle cliniche non aggiornate e la presenza di infermieri poco qualificati, assunti tramite una cooperativa, ai quali sono stati affidati pazienti che necessitano di cure intensive. In risposta a questa emergenza, il consiglio di amministrazione del gruppo San Donato, proprietario del San Raffaele e della famiglia Rotelli, ha convocato una riunione straordinaria, decidendo di revocare all’unanimità l’incarico di amministratore unico a Francesco Galli, il quale ha lasciato dopo appena sei mesi dall’assunzione. Marco Centenari, attuale amministratore delegato del gruppo, è stato nominato per sostituirlo.
Problemi critici emersi
Le problematiche sono emerse in modo critico nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2025, quando l’ospedale ha dovuto bloccare l’arrivo di nuovi pazienti e trasferire i ricoverati dal reparto gestito dalla cooperativa. Anche la Regione Lombardia ha avviato indagini per chiarire la situazione. Nei mesi precedenti, i sindacati avevano già sollevato preoccupazioni riguardo al numero crescente di dimissioni tra gli infermieri dei reparti coinvolti, sottolineando la decisione di utilizzare una cooperativa per il personale, mentre gli infermieri interni venivano destinati a pazienti in difficoltà economica.
Interrogativi sulla gestione del personale
Questi eventi sollevano interrogativi sulla gestione del personale e sulla qualità delle cure offerte ai pazienti, evidenziando la necessità di un intervento immediato per garantire la sicurezza e l’efficacia dei servizi sanitari all’interno dell’ospedale.
