Fondazione Migrantes: nel 2025, 59mila arrivi in Italia da gennaio a ottobre, +7% rispetto al 2024

Rosita Ponti

Dicembre 9, 2025

Nell’autunno del 2025, il flusso di rifugiati e migranti che approdano sulle coste italiane attraverso il Mediterraneo continua a crescere. Tra gennaio e il 30 ottobre, sono stati registrati circa 59.000 sbarchi, con un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi dati emergono dal report “Il Diritto d’Asilo”, redatto dalla Fondazione Migrantes, un ente della Conferenza Episcopale Italiana, presentato il 9 dicembre.

Origini dei migranti e rotte principali

Quest’anno, il Bangladesh si conferma come il principale paese di origine dei migranti, con quasi 18.000 arrivi registrati fino a ottobre. Seguono, in ordine, l’Egitto, l’Eritrea, il Pakistan, il Sudan e la Somalia. La Libia, come nel passato, rimane il principale punto di partenza per la traversata del Mediterraneo centrale, con quasi 33.000 arrivi dalle sue coste, corrispondenti all’89% del totale. La Tunisia, che nel 2023 aveva rappresentato il primo paese per sbarchi, ha visto solo 2.400 arrivi, pari al 7% del totale.

Interventi delle ONG e soccorsi in mare

Secondo la Fondazione Migrantes, tra gennaio e luglio 2025, le navi delle ONG hanno salvato oltre 7.000 persone, nonostante le difficoltà operative. Questo numero rappresenta circa il 40% di tutte le persone soccorse in mare. Sommando i dati degli anni precedenti, il totale delle vite salvate raggiunge le 28.300 unità. Il report analizza anche le quattro frontiere terrestri con Slovenia, Austria, Svizzera e Francia, evidenziando un aumento delle “riammissioni passive” sul confine francese, con 7.700 casi nei primi sette mesi del 2025, rispetto ai 7.900 del 2024.

Protezione e asilo in Italia

All’inizio del 2025, in Italia risiedono circa 484.000 cittadini non comunitari con permesso di soggiorno per motivi di protezione e asilo, un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, questo numero rappresenta solo lo 0,8% della popolazione totale. Secondo il Rapporto Migrantes, alla fine del 2024 i rifugiati in senso lato erano 313.000, saliti a 314.000 a metà 2025. L’Italia si colloca dietro a paesi come Germania, Polonia e Francia per numero complessivo di rifugiati, e anche per densità rispetto alla popolazione, rimanendo al di sotto di Svezia, Grecia e Bulgaria.

Nei primi otto mesi del 2025, circa 85.000 persone hanno richiesto protezione in Italia, segnando una diminuzione del 20% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le Commissioni territoriali hanno esaminato 49.000 domande, con 2.800 status di rifugiato concessi e 34.000 dinieghi, che rappresentano il 69,5% delle richieste valutate.

Il modello Albania e la gestione migratoria

Il “modello Albania” per la gestione dei migranti è descritto come collocato “ai margini della democrazia” e rappresenta un esempio delle nuove forme di esternalizzazione del controllo migratorio. La Fondazione Migrantes evidenzia come gli accordi tra Italia e Albania spostino la gestione dell’accoglienza al di fuori dell’Unione Europea, riducendo la responsabilità politica e morale dell’Unione stessa. Questo modello è visto come un laboratorio per l’estensione del controllo migratorio e un modo per esercitare potere sui migranti.

Morti nel Mediterraneo e situazione attuale

Entro la fine di settembre 2025, si stima che il numero di rifugiati e migranti morti o dispersi nel Mediterraneo superi le 1.300 unità, con 885 vittime sulla rotta del Mediterraneo centrale. Il 2024 aveva già registrato un alto numero di vittime, sia sulla rotta atlantica verso le Canarie sia nei percorsi migratori interni all’Europa. Il rischio di morte durante la traversata del Mediterraneo centrale è attualmente di un caso ogni 58 arrivi, cifra che aumenta sulla rotta atlantica.

Rifugiati ucraini e accoglienza in Italia

Alla fine di giugno 2025, l’Unione Europea ospita 4.467.000 rifugiati dall’Ucraina, con l’Italia che accoglie poco meno di 169.000 persone, un incremento rispetto ai 163.000 del 2024. La percentuale di rifugiati che intendono tornare in patria è diminuita, passando dal 77% al 62%.

Accoglienza da Gaza e corridoi umanitari

Il reinsediamento dei rifugiati da Paesi di primo asilo in Italia ha subito un forte rallentamento, con solo 304 persone accolte nel primo semestre del 2025. Verso la fine di ottobre, il Ministero degli Esteri ha annunciato l’accoglienza di 1.200 palestinesi nell’ambito di interventi umanitari legati alla guerra di Gaza. Dal 2016, grazie ai corridoi umanitari, quasi 8.300 persone hanno raggiunto l’Europa in sicurezza, con oltre 7.100 arrivate in Italia. Il Paese continua a essere uno dei principali attori europei in questo ambito, con un modello di accoglienza riconosciuto a livello internazionale.

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