Scoperta di fuochi pirotecnici illegali
Nel porto di Gioia Tauro, il 15 dicembre 2025, è stata scoperta una spedizione di fuochi pirotecnici illegali proveniente dalla Cina e destinata alla Libia. Questa operazione si è svolta in un periodo di intensificazione dei controlli, in vista delle festività natalizie, quando aumenta il rischio di traffico di materiali esplodenti. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha identificato un carico che, secondo la documentazione, doveva contenere articoli in ceramica. Tuttavia, la scansione radiogena ha rivelato delle discrepanze, portando così all’ispezione fisica dei container.
Intervento dell’Autorità Giudiziaria
Durante l’ispezione, è emerso che il carico di ceramiche nascondeva un vero e proprio arsenale di fuochi pirotecnici privi delle necessarie autorizzazioni. Data la pericolosità della situazione, la distruzione del materiale esplosivo ha richiesto un intervento altamente specializzato. Su ordine dell’Autorità Giudiziaria, sono intervenuti i militari del 10° Centro rifornimenti e manutenzioni dell’Esercito Italiano, noti per le loro competenze nelle operazioni di brillamento.
Operazioni di distruzione e sicurezza
Le operazioni di distruzione si sono svolte in un’area sicura, studiata appositamente per garantire che non vi fossero interferenze con le attività portuali e per tutelare l’ambiente circostante. Questo intervento ha evidenziato l’importanza della vigilanza e dei controlli nel settore del traffico di materiali esplodenti, soprattutto durante periodi di festività, quando la domanda di fuochi d’artificio tende ad aumentare. La collaborazione tra le forze dell’ordine e le agenzie competenti si è dimostrata fondamentale per prevenire potenziali incidenti e garantire la sicurezza pubblica.
