L’indagine si estende sui sistemi della giustizia in Belgio

Rosita Ponti

Dicembre 9, 2025

Un nuovo sviluppo ha preso piede nell’ambito dell’inchiesta che ha coinvolto membri di spicco del Parlamento europeo. Secondo fonti ben informate, il 15 gennaio 2025 è stato aperto un fascicolo in seguito alle denunce presentate da alcuni degli indagati principali, tra cui l’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, l’ex assistente parlamentare, Francesco Giorgi, e l’eurodeputata Maria Arena.

Le accuse di violazione del segreto istruttorio

Le denunce riguardano principalmente la violazione del segreto istruttorio e le ripetute fughe di notizie che hanno caratterizzato le fasi iniziali dell’inchiesta, in particolare durante i blitz e le perquisizioni avvenute il 9 dicembre 2022. Questi eventi hanno sollevato interrogativi sul rispetto delle procedure legali da parte delle autorità coinvolte.

In seguito a tali contestazioni, è stato avviato un fascicolo che coinvolge alcuni alti funzionari presenti durante le operazioni. L’attenzione si concentra sulla figura del Direttore dell’Ufficio Belga Anticorruzione (OCRC), Hugues Tasiaux, il quale è stato formalmente indagato e, conseguentemente, rimossa dal suo incarico. Questa decisione segna un passo significativo nell’inchiesta, evidenziando la gravità delle accuse e la necessità di una revisione delle procedure in atto.

Le implicazioni per le forze dell’ordine e la magistratura

L’indagine non si limita a coinvolgere i politici, ma si estende anche a figure chiave delle forze dell’ordine e della magistratura. È emerso che il Capo delle Indagini, Bruno Arnold, che era attivamente impegnato nel caso Qatargate, è stato ascoltato dagli inquirenti. Si segnala che Arnold, insieme a Tasiaux, ha menzionato anche l’ex Procuratore Raphael Malagnini, ampliando così il raggio d’azione dell’inchiesta.

Questa situazione solleva interrogativi sull’operato della giustizia belga e sui protocolli seguiti in una delle inchieste più delicate che hanno scosso le istituzioni europee. Gli sviluppi futuri saranno determinanti per valutare se le procedure adottate abbiano rispettato pienamente i diritti degli indagati e le normative relative al segreto istruttorio. La trasparenza e la correttezza di queste operazioni saranno sotto esame, mentre l’opinione pubblica attende con interesse ulteriori informazioni riguardo a questa intricata vicenda.

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