Dal 3° summit Salutequità, che si è svolto a Roma il 9 dicembre 2025, è emersa una richiesta decisiva da parte degli esperti del settore sanitario: la creazione di un nuovo Piano Sanitario Nazionale. Questo piano è considerato cruciale per affrontare le disuguaglianze presenti nel sistema sanitario italiano, garantendo un accesso equo alle cure e permettendo al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di rispondere adeguatamente alle sfide emergenti.
Numerosi professionisti della salute, politici e rappresentanti delle istituzioni hanno partecipato all’evento, concordando sull’urgenza di adottare un approccio più strategico e aggiornato. Durante il dibattito, sono stati affrontati temi quali le disuguaglianze territoriali, sociali e l’accesso alle cure. Gli esperti hanno evidenziato l’importanza di un intervento coordinato per assicurare che ogni cittadino, a prescindere dalla propria posizione geografica o situazione socio-economica, possa ricevere le cure necessarie.
Necessità di un nuovo piano sanitario
Il summit ha messo in luce come l’attuale modello sanitario non risponda più alle sfide contemporanee. I relatori hanno suggerito che il nuovo piano debba includere misure specifiche per ridurre le disuguaglianze, migliorare l’efficienza del sistema e garantire un accesso equo alle prestazioni sanitarie. La dottoressa Maria Rossi, esperta in politiche sanitarie, ha sottolineato l’importanza di adottare una visione strategica che consideri le diverse esigenze delle varie regioni italiane, evitando che alcune aree del paese rimangano indietro.
Particolare attenzione è stata dedicata alla necessità di investire in infrastrutture sanitarie nelle zone più svantaggiate e di potenziare i servizi di assistenza domiciliare. Questo approccio non solo migliorerebbe la qualità delle cure, ma contribuirebbe anche a una gestione più sostenibile delle risorse del SSN. La professoressa Laura Bianchi, presente al summit, ha evidenziato l’importanza di un monitoraggio costante delle politiche sanitarie per assicurare il raggiungimento degli obiettivi e un’allocazione efficace delle risorse.
Un futuro senza disuguaglianze
Le dichiarazioni rilasciate durante il summit hanno chiarito che la lotta contro le disuguaglianze nel settore sanitario rappresenta una priorità per il governo italiano. Il nuovo piano dovrà integrare non solo le esigenze sanitarie, ma anche quelle sociali ed economiche, creando un sistema più inclusivo e accessibile per tutti. La ministra della Salute, presente all’evento, ha garantito un impegno costante affinché nessun cittadino venga escluso dal diritto alla salute.
Il summit ha rappresentato un passo significativo verso la riforma del sistema sanitario italiano, con l’intento di garantire un accesso equo alle cure e migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini. La visione condivisa dai partecipanti è chiara: un sistema sanitario che funzioni per tutti è possibile, ma richiede un impegno collettivo e una pianificazione strategica.
