Durante l’inaugurazione dell’installazione permanente “Benu” di Eugenio Tibaldi, avvenuta il 15 gennaio 2025 presso la Casa Circondariale Femminile di Rebibbia, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso un messaggio di speranza e di rinascita. “Queste testimonianze e manifestazioni culturali rappresentano un significato profondo che Benu intende trasmettere”, ha dichiarato il Capo dello Stato, sottolineando l’importanza di tali iniziative per il futuro delle detenute.
Mattarella ha colto l’occasione per ringraziare il maestro Tibaldi per il suo lavoro, evidenziando come l’artista sia riuscito a coniugare il suo talento con le sensibilità artistiche delle donne di Rebibbia. “Ha dato voce ai sentimenti e alle esperienze di queste donne, trasformando l’arte in uno strumento di espressione”, ha aggiunto. Il presidente ha paragonato questo sforzo alla figura della Fenice, simbolo di rinascita, collegando il progetto ai percorsi culturali che vengono promossi all’interno della struttura carceraria.
Il ruolo degli istituti penitenziari nella società
Durante la sua visita a Rebibbia, il presidente ha sottolineato l’importanza di garantire prospettive di crescita e rinascita all’interno delle carceri. “È fondamentale valorizzare il protagonismo degli istituti di pena per assicurare opportunità di recupero”, ha affermato. Tuttavia, ha osservato che non tutti gli istituti penitenziari si trovano nelle stesse condizioni. Alcuni, ha detto, presentano situazioni completamente inaccettabili, prive di iniziative simili a quelle di Rebibbia, dove l’arte e la cultura giocano un ruolo cruciale nel processo di reinserimento.
Mattarella ha messo in evidenza come le carceri non debbano essere isolate dalla società, ma piuttosto integrarsi nel tessuto della Repubblica. “È essenziale che gli istituti penali collaborino con il mondo esterno”, ha spiegato, evidenziando il ruolo fondamentale della polizia penitenziaria e del volontariato. Questi ultimi sono considerati veicoli di comunicazione e supporto, capaci di offrire alle detenute opportunità di crescita e di speranza per il futuro.
Collaborazione e integrazione per un futuro migliore
Sergio Mattarella ha ribadito che la collaborazione tra le istituzioni penitenziarie e il mondo del volontariato è indispensabile per garantire un percorso di rinascita. “La polizia penitenziaria ha un ruolo decisivo in questi processi”, ha affermato, sottolineando come il supporto esterno possa fare la differenza nella vita delle detenute. La sinergia tra le diverse realtà è vista come un elemento chiave per costruire un sistema penitenziario più umano e inclusivo, dove le donne possano trovare un percorso verso la libertà e l’autorealizzazione.
Il presidente ha concluso il suo intervento esprimendo la sua fiducia nell’importanza delle iniziative culturali e artistiche, che rappresentano non solo un’opportunità di espressione, ma anche un mezzo per affrontare e superare le difficoltà legate alla detenzione. La Casa Circondariale di Rebibbia, con il suo impegno verso l’arte e la cultura, si propone come un esempio positivo di come le carceri possano diventare luoghi di rinascita e speranza.
