Il nuovo decreto, approvato il 18 dicembre 2025, introduce significative innovazioni nel panorama sanitario italiano. Questo provvedimento, noto come Semplificazioni 2025, entrerà in vigore entro 90 giorni dalla sua pubblicazione, generando un notevole interesse tra la popolazione. Le modifiche previste mirano a semplificare l’accesso ai servizi sanitari e a migliorare la gestione delle patologie croniche.
Modifiche ai certificati di malattia e alle prescrizioni
Con l’entrata in vigore del decreto, i medici di famiglia avranno la facoltà di emettere certificati di malattia in modalità ‘remota’, oltre a prescrizioni valide fino a 12 mesi per i pazienti affetti da patologie croniche. Questa novità è stata accolta positivamente dai cittadini, come sottolineato da Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). In una recente dichiarazione all’Adnkronos Salute, Scotti ha evidenziato come molti assistiti si siano già rivolti agli ambulatori per ottenere chiarimenti sull’applicazione delle nuove disposizioni.
Tuttavia, Scotti ha anche avvertito che l’attuazione di queste novità è subordinata all’emanazione di specifici decreti attuativi da parte del Ministero della Salute, i quali stabiliranno le procedure informatiche necessarie per la loro implementazione. Pertanto, ci sarà un periodo di attesa prima che i certificati di malattia possano essere rilasciati in modo remoto.
Il ruolo del medico e il monitoraggio dei pazienti
L’estensione della validità delle ricette rappresenta senza dubbio un vantaggio per i cittadini, ma Scotti ha messo in evidenza l’importanza di un monitoraggio costante dell’evoluzione della malattia e dell’aderenza alla terapia. I medici sono attivamente impegnati a garantire che le loro piattaforme informatiche siano adeguate per monitorare i pazienti e identificare coloro che possono beneficiare di una prescrizione prolungata.
Inoltre, attraverso una stretta collaborazione con le farmacie, sarà possibile raccogliere dati sull’effettivo utilizzo dei farmaci prescritti. Questo approccio mira a costruire un modello di cooperazione informatica tra medici e farmacisti, essenziale per una gestione efficace delle malattie croniche.
Telemedicina e certificati a distanza
Il decreto Semplificazioni prevede anche la possibilità di emettere certificati di malattia a distanza tramite televisita. Tuttavia, Scotti ha sottolineato che sarà necessario un accordo in Conferenza Stato-Regioni per stabilire le modalità e i casi in cui si potrà utilizzare la telecertificazione. Fino a quando non saranno definite queste nuove regole, rimarranno in vigore le attuali disposizioni, che richiedono un accertamento diretto delle condizioni del paziente da parte del medico.
È fondamentale notare che, con l’introduzione della televisita, rimarranno in vigore le normative contro il rilascio di certificati falsi. Le sanzioni per i lavoratori e i medici coinvolti in pratiche illecite saranno rigorose, indipendentemente dal fatto che il certificato sia emesso in presenza o tramite modalità telematica.
