Florida: eseguita la condanna a morte per un omicidio risalente al 1989

Rosita Ponti

Dicembre 10, 2025

Un uomo di cinquantotto anni, Mark Geralds, è stato giustiziato ieri, 15 aprile 2025, in Florida, dopo essere stato condannato a morte per l’omicidio di una donna di trentatré anni, avvenuto nel 1989. La vittima fu trovata priva di vita nella sua abitazione dal figlio di otto anni, al suo rientro da scuola.

Il processo che ha portato alla condanna di Geralds ha suscitato un ampio dibattito sull’uso della pena di morte negli Stati Uniti. Quest’anno, il 2025, ha visto un notevole incremento delle esecuzioni capitali, con un totale di 37 esecuzioni avvenute tramite iniezione letale. Questo metodo rimane il più comune nel Paese, nonostante le crescenti controversie legate alla sua applicazione.

Metodi di esecuzione negli Stati Uniti

Oltre alle iniezioni letali, sono stati registrati altri metodi di esecuzione. Cinque condannati sono stati giustiziati tramite inalazione di azoto, un metodo che provoca asfissia e che è stato utilizzato per la prima volta nel 2024 in Alabama. Questa modalità di esecuzione è stata oggetto di critiche da parte di esperti delle Nazioni Unite, che l’hanno definita una forma di “tortura”. Inoltre, tre esecuzioni sono state effettuate tramite plotone di esecuzione nella Carolina del Sud; questo metodo, ripristinato nel 2021, non veniva utilizzato negli Stati Uniti dal 2010.

Il dibattito sulla pena di morte

La questione della pena di morte continua a dividere l’opinione pubblica americana. Attualmente, 23 stati su 50 hanno abolito la pena capitale, mentre altri tre, tra cui California, Oregon e Pennsylvania, hanno imposto una moratoria sulla sua applicazione. Le decisioni dei governatori di questi stati riflettono una crescente sensibilità verso le questioni etiche e legali legate alla pena di morte.

Le statistiche sulle esecuzioni capitali nel 2025 indicano un trend che solleva interrogativi sulla giustizia e sull’efficacia di tali misure. In un contesto in cui la società si interroga sempre di più sui diritti umani e sulla riforma della giustizia penale, il futuro della pena di morte negli Stati Uniti rimane incerto e oggetto di un acceso dibattito.

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