Idf: numerosi arresti in Cisgiordania. Hamas avverte su violazione della tregua

Veronica Robinson

Dicembre 10, 2025

Un tragico evento ha colpito nuovamente la comunità palestinese, con la notizia della morte di un detenuto palestinese di 21 anni, Rahman Sufian Muhammad al-Sabateen, avvenuta il 10 dicembre 2025. Al-Sabateen, originario di Husan, vicino a Betlemme, è deceduto nel Centro medico Shaare Zedek di Gerusalemme. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, che ha comunicato che l’Autorità palestinese per gli Affari civili ha informato la Palestinian Prisoners’ Society della sua morte. Questo decesso porta il numero totale dei palestinesi morti in custodia israeliana a 85 dall’ottobre 2023, un dato che evidenzia la crescente preoccupazione per le condizioni dei detenuti palestinesi.

Decine di arresti da parte delle forze israeliane

Nella stessa giornata, le forze armate israeliane hanno condotto operazioni di arresto in diverse località della Cisgiordania, tra cui Abu Dis e Nablus. Secondo Wafa, circa venti palestinesi sono stati arrestati ad Abu Dis, dove le truppe hanno effettuato incursioni su larga scala. I giovani fermati sono stati sottoposti a interrogatori e, in alcuni casi, a vessazioni, prima di essere rilasciati. Ieri, i militari israeliani hanno fatto irruzione all’Università Al-Quds di Abu Dis e all’Università di Birzeit, nei pressi di Ramallah. A Nablus, le forze israeliane hanno arrestato 17 palestinesi, facendo irruzione in diverse abitazioni nella Città Vecchia e nel campo di Balata al-Balad.

Evacuazione medica di pazienti palestinesi

Il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’Europa, Hans Kluge, ha espresso gratitudine verso l’Italia e altri paesi che hanno accolto 25 pazienti palestinesi per cure mediche. L’evacuazione è stata effettuata grazie alla collaborazione di vari Stati, tra cui Italia, Belgio, Norvegia e Romania. Kluge ha sottolineato l’importanza di garantire evacuazioni mediche tempestive e di qualità, poiché attualmente si stima che circa 16.500 pazienti necessitino di evacuazione urgente dalla Striscia di Gaza. La situazione rimane critica, con un numero crescente di persone che richiedono assistenza medica.

Israele e l’inchiesta militare del 7 ottobre

Il 10 dicembre 2025, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha raggiunto un accordo con il capo di Stato maggiore, Eyal Zamir, per unificare le indagini sugli eventi del 7 ottobre 2023. Questo accordo è arrivato in un contesto di tensione tra le due figure, a seguito di un rapporto che evidenziava i fallimenti interni delle forze armate israeliane durante il massacro di ottobre. Katz aveva precedentemente ordinato una contro-relazione esterna, accusando Zamir di minare l’autorità politica. Nonostante le tensioni, l’accordo segna un passo avanti nelle indagini e nella gestione delle responsabilità.

Ripristino delle relazioni diplomatiche tra Bolivia e Israele

Un’importante novità è emersa dalle relazioni internazionali, con il governo boliviano di destra che ha annunciato il ripristino delle relazioni diplomatiche con Israele. Il ministro degli Esteri boliviano, Fernando Aramayo, ha firmato un accordo con il suo omologo israeliano, Gideon Saar, a Washington. Questo accordo segna un ritorno alla cooperazione tra i due paesi, dopo che le relazioni erano state interrotte due anni fa a causa delle operazioni militari israeliane contro Hamas.

Malnutrizione e aumento dei neonati sottopeso a Gaza

L’UNICEF ha lanciato un allarme riguardo alla situazione di malnutrizione a Gaza, evidenziando un raddoppio dei neonati sottopeso. Tra luglio e settembre 2025, il numero di neonati nati con un peso inferiore a 2,5 kg è aumentato significativamente, raggiungendo 460 al mese. La malnutrizione delle madri e le condizioni di vita precarie stanno causando un drammatico aumento dei tassi di mortalità infantile. L’agenzia ha chiesto un incremento degli aiuti umanitari e l’apertura del valico di Rafah per facilitare l’assistenza.

Riapertura del valico di Allenby per gli aiuti umanitari

Oggi, per la prima volta da settembre 2025, il valico di Allenby tra Israele e Giordania riaprirà per consentire il trasferimento di aiuti umanitari verso Gaza. La riapertura avviene dopo una serie di misure di sicurezza implementate dalle autorità israeliane, a seguito di un attacco che aveva portato alla chiusura del valico. Questo segna un passo importante per il supporto umanitario nella regione, che continua a far fronte a una crisi profonda.

Rapporto di Reporter senza frontiere sulla sicurezza dei giornalisti

Secondo un rapporto di Reporter senza frontiere (RSF), nel 2025 sono stati uccisi 67 giornalisti in tutto il mondo, di cui quasi la metà nella Striscia di Gaza, dove le forze israeliane hanno aperto il fuoco. L’organizzazione ha sottolineato che i giornalisti non semplicemente muoiono, ma vengono uccisi, evidenziando la crescente pericolosità della professione in contesti di conflitto.

Violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele

L’Ufficio Stampa del Governo di Gaza ha denunciato che Israele ha violato il cessate il fuoco almeno 738 volte dall’inizio dell’accordo a ottobre 2023. Gli attacchi israeliani hanno causato la morte di almeno 377 persone e ferito 987. Queste violazioni sono state descritte come un chiaro segno di disprezzo per il diritto internazionale umanitario.

Irruzioni dell’IDF nelle università palestinesi

Le forze armate israeliane hanno fatto irruzione nelle principali università palestinesi in Cisgiordania, arrestando numerosi studenti e personale. L’operazione ha suscitato preoccupazioni per la libertà accademica e la sicurezza degli studenti palestinesi. Le autorità locali hanno denunciato l’azione come un attacco diretto alle istituzioni educative e ai diritti umani.

La situazione in Medio Oriente continua a evolversi con eventi drammatici che influenzano le vite di milioni di persone, mentre la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione.

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