Merito e servizio alla nazione: il messaggio del Presidente della Fondazione Insigniti OMRI ai nuovi onorati

Veronica Robinson

Dicembre 10, 2025

Alla vigilia delle cerimonie di assegnazione delle onorificenze dell’**Ordine** al **Merito** della **Repubblica** **Italiana**, il **Presidente** della **Fondazione** **Insigniti** **OMRI** ha rivolto un messaggio di congratulazioni ai nuovi decorati. Questo riconoscimento, che si svolgerà nelle **Prefetture** italiane, rappresenta un importante traguardo per coloro che si sono distinti per il loro impegno nella comunità.

Riconoscimento e responsabilità

Il **Presidente** ha sottolineato come l’ingresso nell’**OMRI**, in qualsiasi grado, non sia solo un onore, ma anche una grande responsabilità. Negli ultimi vent’anni, l’**Ordine** ha visto un incremento del suo prestigio a livello internazionale, dovuto a criteri di selezione sempre più rigorosi. Ogni decorazione è un invito a restituire al **Paese** l’onore ricevuto, operando con maggiore consapevolezza e dedizione.

Le statistiche storiche mostrano un’evoluzione significativa nel numero di **onorificenze** concesse. Nel 1952, le **onorificenze** annuali ammontavano a circa 20.000, un numero giustificato dalla mancanza di conferimenti dal 1946 al 1951. Negli anni successivi, il numero è oscillato, raggiungendo picchi di 25.000 nel 1956 e stabilizzandosi su valori inferiori negli anni ’80 e ’90. La svolta avvenuta nel 2000, sotto la presidenza di **Carlo Azeglio Ciampi**, ha ridotto drasticamente le concessioni, portando a una selettività che ha reso l’**OMRI** paragonabile a ordini di prestigio internazionale come la **Légion d’Honneur**.

Distribuzione delle onorificenze

Attualmente, le **onorificenze** annuali sono suddivise in 20 **Cavalieri** di **Gran Croce**, 80 **Grandi Ufficiali**, 300 **Commendatori**, 500 **Ufficiali** e 2.600 **Cavalieri**. Un aspetto poco noto è che, prima della firma del decreto concessorio, il **Presidente** della **Repubblica** esamina personalmente le candidature per i gradi più elevati, confermando l’importanza e la rigorosità del processo di selezione.

Negli ultimi decenni, si è assistito a un cambiamento nella distribuzione sociale degli **insigniti**. Un tempo, le **onorificenze** erano prevalentemente conferite ai rappresentanti della **Pubblica Amministrazione**. Oggi, si nota un’attenzione crescente verso il mondo della **cultura**, della **scienza** e dell’**arte**, oltre a una valorizzazione delle benemerenze nel campo del **volontariato** e dell’**umanitarismo**. Questo cambiamento riflette le trasformazioni della **società** italiana, riportando l’**Ordine** alla sua vocazione originaria di riconoscimento delle diverse componenti della comunità.

Ordini cavallereschi e autenticità

Oltre all’**OMRI**, il sistema premiale italiano comprende anche l’**Ordine** al **Merito** del **Lavoro**, l’**Ordine** **Militare** d’Italia, l’**Ordine** della **Stella** d’Italia, riservato agli stranieri e agli italiani all’estero, e l’**Ordine** di **Vittorio Veneto**, non più conferibile. I cittadini italiani che ricevono **onorificenze** da **Paesi** con cui l’**Italia** intrattiene relazioni diplomatiche possono indossarne le insegne solo previa autorizzazione governativa, eccezion fatta per quelle del **Sovrano Militare Ordine di Malta**.

È fondamentale prestare attenzione ai numerosi **ordini** cavallereschi fasulli, privi di legittimità storica e giuridica, che possono sfruttare la buona fede di alcuni. È importante ricordare che l’**Ordine** dei **Templari** non esiste più dal 1312 e che l’unico legittimo **Ordine** di **Malta** ha sede a **Roma**. In caso di dubbi, è consigliabile contattare l’**Ufficio** per il **Cerimoniale** di **Stato** e le **Onorificenze** della **Presidenza** del **Consiglio** o il **Cerimoniale** **Diplomatico** della **Repubblica** presso il **Ministero** degli **Affari** **Esteri**.

Un invito al servizio e alla dedizione

Nel congratularsi con i nuovi **insigniti**, il **Presidente** ha ribadito che ogni **onorificenza** rappresenta un patto di fiducia tra lo **Stato** e i suoi cittadini più meritevoli. Questo riconoscimento deve servire come stimolo a continuare a dare il massimo, con un rinnovato senso del dovere e un forte spirito repubblicano.

È auspicabile che ogni **insignito** consideri questo riconoscimento come un incentivo a proseguire con determinazione nel servizio alla comunità, impegnandosi per il progresso morale, civile e sociale del **Paese**.

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