Il Coordinamento regionale degli Ordini delle professioni infermieristiche ha manifestato preoccupazione per la situazione critica che coinvolge l’azienda ospedaliera San Raffaele di Milano. Questa struttura è attualmente oggetto di un’indagine da parte della Regione Lombardia. In una comunicazione ufficiale diramata il 10 dicembre 2025, l’Ordine ha evidenziato la necessità di un reclutamento etico degli infermieri, con particolare attenzione a quelli provenienti dall’estero.
Analisi della situazione all’ospedale San Raffaele
Il San Raffaele di Milano, riconosciuto per la sua eccellenza nel settore sanitario, sta affrontando sfide significative che hanno attirato l’attenzione delle autorità regionali. L’indagine avviata dalla Regione Lombardia mira ad approfondire le problematiche relative alla qualità dell’assistenza e alla formazione degli infermieri. L’Ordine delle professioni infermieristiche della Lombardia ha sottolineato che il reclutamento deve seguire regole chiare e trasparenti, per garantire che tutti i professionisti che operano a contatto con i pazienti siano adeguatamente formati e registrati nell’Albo professionale.
Le posizioni dell’Ordine delle professioni infermieristiche
Riguardo alla carenza globale di infermieri, l’Ordine ha riconosciuto l’esistenza di un problema serio, rimarcando l’importanza di stabilire criteri chiari per la formazione e l’iscrizione all’Ordine. Ogni infermiere deve possedere qualifiche complete e certificazioni appropriate per assicurare un’assistenza di qualità ai cittadini. Questo principio deve applicarsi a tutte le strutture sanitarie, siano esse ospedali pubblici, cliniche private, residenze per anziani o servizi esternalizzati. La qualità dell’assistenza non deve variare a seconda del datore di lavoro, ma deve essere garantita da standard professionali rigorosi.
Proposte per un miglioramento della situazione
L’Ordine ha lanciato un appello per stabilire modalità e percorsi chiari per l’esercizio temporaneo in deroga per i professionisti sanitari con qualifiche ottenute all’estero, una situazione che rimarrà in vigore fino al 2027. È fondamentale prevenire episodi gravi simili a quelli recentemente verificatisi, che potrebbero compromettere ulteriormente la qualità dell’assistenza sanitaria. La Federazione nazionale ha già proposto vari emendamenti negli anni passati per affrontare tali problematiche e migliorare le normative relative al reclutamento e alla formazione degli infermieri.
La questione sollevata dal Coordinamento regionale degli Ordini delle professioni infermieristiche sottolinea la necessità di un intervento tempestivo e mirato per garantire che i cittadini ricevano un’assistenza sanitaria di alta qualità, proteggendo al contempo i diritti e le competenze degli infermieri attivi nel sistema sanitario.
