La tensione tra gli studenti di Medicina e Chirurgia è palpabile mentre si avvicina l’ultimo appello del semestre, previsto per il 10 dicembre 2025. Questo momento cruciale sta evocando ricordi dell’esame di maturità, con una preparazione che si trasforma in un’incertezza collettiva. La notte precedente all’esame si trasforma in un’ardua sfida, con molti aspiranti camici bianchi che si sentono sopraffatti.
L’attenzione si è spostata anche sui gruppi social, dove sono emersi i cosiddetti “spacciatori” di domande “sicure”, i quali promettono di fornire file contenenti le domande dell’esame a prezzi che partono da 20 euro. Questo fenomeno ha portato a un aumento significativo delle ricerche online riguardanti gli argomenti del test, come dimostrano i dati di Google Trends.
Il contesto degli esami di medicina
A fornire un quadro dettagliato dell’atmosfera che circonda gli esami è il portale Skuola.net, che ha condotto un sondaggio su un campione di 1.000 studenti in vista della prova del 10 dicembre. Questo esame rappresenta l’ultima opportunità per entrare nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, dopo un primo appello avvenuto il 20 novembre. Gli studenti coinvolti sono parte di un bacino di circa 46.000 candidati, comprendendo coloro che non hanno partecipato al primo turno, i ripetenti e chi ha deciso di riprovare per migliorare il proprio punteggio.
La preparazione e l’ansia sono palpabili. Se si chiede agli studenti quale sia la prova più temuta, la risposta è unanime: il 32% degli intervistati considera la Fisica la materia più difficile, seguita dalla Chimica con il 20% e dalla Biologia con il 16%. Una parte significativa, pari al 32%, ammette di aver trovato tutte le prove complesse, evidenziando una percezione generale di difficoltà.
Analisi delle prove di esame
Entrando nel merito delle singole prove, il 46% degli studenti ha valutato la prova di Fisica come difficile o molto difficile, mentre solo il 16% l’ha considerata facile. Al contrario, per quanto riguarda la Chimica, oltre la metà degli studenti ha trovato la prova gestibile, con il 20% che l’ha definita facile. Tuttavia, quasi un quarto degli esaminati ha ritenuto Chimica difficile. Biologia, d’altro canto, sembra aver generato meno ansia, con il 19% degli studenti che l’ha trovata facile e il 28% gestibile, mentre il 19% non ha partecipato a questa prova.
Discrepanze tra preparazione e esame
Un punto critico emerso dal sondaggio è la discrepanza tra la preparazione e le reali difficoltà delle prove. Più di un terzo degli studenti ha riferito che i test si sono rivelati più complessi rispetto alle simulazioni e ai materiali di studio utilizzati. Solo il 13% ha trovato le prove più facili, mentre il 31% ha ritenuto che il livello di difficoltà fosse simile. Inoltre, il 21% degli intervistati ha dichiarato di non aver utilizzato simulazioni o materiali aggiuntivi per prepararsi.
La distanza tra le lezioni e le domande d’esame è un altro aspetto critico. Il 31% degli studenti ha incontrato domande inattese, mentre il 39% ha notato alcune domande disallineate rispetto a quanto appreso a lezione. Solo il 30% ha ritenuto che tutto ciò che era necessario sapere fosse stato trattato in aula, evidenziando una frattura tra l’insegnamento e le prove.
Preoccupazioni per la regolarità degli esami
Un tema delicato è emerso riguardo alla regolarità delle prove. Secondo i dati, quasi due studenti su tre hanno percepito anomalie durante gli esami del 20 novembre. Solo il 35% ha affermato che tutto si è svolto in modo regolare, senza riscontrare disservizi o tentativi di brogli. Il 23% ha segnalato sia problemi organizzativi che tentativi di copiaggio, mentre un altro 23% ha indicato solo brogli. Questi elementi pesano notevolmente sul clima di apprensione con cui gli studenti affronteranno il secondo appello.
