Corina Machado a Oslo per il Nobel per la pace: “Spero in un Venezuela libero”

Rosita Ponti

Dicembre 11, 2025

La figura di spicco dell’opposizione venezuelana, Maria Corina Machado, vincitrice del Premio Nobel per la Pace, ha fatto il suo debutto pubblico nella serata del 10 dicembre 2025 a Oslo, dopo un lungo periodo di silenzio durato undici mesi. Attualmente, Machado vive in clandestinità nel suo Paese, ma ha deciso di farsi vedere dai suoi sostenitori in occasione di questo importante riconoscimento.

Evento al Grand Hotel

L’evento ha avuto luogo presso il Grand Hotel, dove Machado si è affacciata al balcone per salutare una folla entusiasta di sostenitori, che intonavano cori di “libertad” (“libertà“). La leader dell’opposizione ha poi scelto di scendere per abbracciare i suoi sostenitori, mostrando un forte legame con la sua base.

Momento significativo a Oslo

Sebbene sia arrivata a Oslo troppo tardi per partecipare alla cerimonia ufficiale del Premio Nobel, che è stata ritirata da sua figlia, la quale ha anche letto un suo discorso di ringraziamento, la presenza di Machado ha rappresentato un momento significativo. La 58enne, attivista per la democrazia, si è nascosta in Venezuela dall’agosto 2024, dopo essere stata esclusa dalla corsa presidenziale, in seguito a una serie di proteste contro l’elezione di Maduro per il suo terzo mandato. Durante il discorso di accettazione del Nobel, ha esortato i venezuelani a continuare la lotta contro quello che ha definito il “terrorismo di Stato” perpetrato dal presidente.

Determinazione di Machado

In un intervento al Parlamento norvegese, Machado ha dichiarato di essere determinata a “fare tutto il possibile” per tornare in Venezuela, nonostante il rischio di arresto, e per ripristinare la democrazia nel suo Paese. “Sono qui per ricevere il premio a nome del popolo venezuelano e intendo riportarlo a casa al momento giusto”, ha affermato, aggiungendo di non voler specificare quando o come ciò avverrà. La sua determinazione è chiara: “Voglio porre fine a questa tirannia il prima possibile”.

Intervista e emozioni

Durante un’intervista con la BBC, Machado ha condiviso le sue emozioni, dicendo che fino a poco tempo fa credeva di dover essere in Venezuela, ma ora sente che il suo posto è a Oslo per la causa della libertà. Ha anche raccontato di aver ricevuto rosari dai sostenitori presenti fuori dall’hotel, esprimendo la gioia di poter finalmente riabbracciare le persone a lei care dopo un lungo periodo di isolamento. “Per oltre 16 mesi non ho potuto abbracciare né toccare nessuno”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di quel momento di riunione e preghiera con i suoi sostenitori.

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