Hamas propone di fermare le ostilità in cambio di una tregua duratura

Veronica Robinson

Dicembre 11, 2025

Gaza continua a essere teatro di violenze, con le forze israeliane che, secondo le fonti palestinesi, hanno ucciso 382 persone durante i due mesi di tregua attualmente in corso. Questo tragico bilancio è stato aggiornato il 10 dicembre 2025, quando tre palestinesi, tra cui una donna e un bambino, sono stati uccisi a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Le vittime sono state trasferite all’ospedale al-Ahli Arab di Gaza City, evidenziando la continua crisi umanitaria nella regione.

Il governo israeliano approva il bilancio 2026

Il 10 dicembre 2025, il governo israeliano ha dato il via libera al bilancio statale per il 2026, ma si prevede che il percorso per l’approvazione parlamentare sia complesso. I partiti ultra-ortodossi hanno già minacciato di votare contro la legge sulla leva militare obbligatoria, che coinvolgerebbe anche gli studenti delle yeshiva. In caso di mancata approvazione entro tre mesi, la Knesset verrebbe sciolta automaticamente. Anche se il bilancio dovesse passare, le proposte fiscali, tra cui la tassa sugli extraprofitti delle banche, potrebbero generare forti conflitti all’interno della Commissione Finanze del Parlamento.

Rapporto di Amnesty International sui crimini di guerra

Amnesty International ha rilasciato un rapporto il 10 dicembre 2025, evidenziando i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi da Hamas e altri gruppi armati durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. L’organizzazione ha anche denunciato come Israele continui a perpetrate un genocidio contro i palestinesi di Gaza. La ricerca ha documentato gli abusi subiti dai civili, con la stragrande maggioranza delle vittime uccise da combattenti palestinesi. Il rapporto sottolinea che molte delle violazioni riscontrate costituiscono crimini di guerra, inclusi omicidi e torture.

Il cessate il fuoco e le violazioni da parte di Israele

Le violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele continuano a essere segnalate, con il governo di Gaza che ha dichiarato che l’esercito israeliano ha infranto l’accordo almeno 738 volte dall’entrata in vigore del cessate il fuoco il 11 ottobre 2025. Queste azioni sono state descritte come una chiara violazione del diritto internazionale umanitario. Gli attacchi israeliani hanno causato la morte di almeno 377 persone e ferito 987 dall’inizio della tregua.

Il Consiglio di pace per Gaza e la posizione di Trump

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che il Consiglio di pace per Gaza verrà presentato all’inizio del 2026. Durante un evento alla Casa Bianca, Trump ha affermato che diversi leader mondiali desiderano far parte di questo comitato, che è parte di un piano per stabilire un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Il Consiglio di pace avrà il compito di coordinare i finanziamenti per la ricostruzione di Gaza e sarà attivo fino a quando l’Autorità palestinese non avrà completato le riforme necessarie.

Hamas e la proposta di tregua a lungo termine

Khaled Meshaal, capo dell’ufficio politico di Hamas, ha dichiarato in un’intervista ad Al Jazeera che l’organizzazione è disposta a non utilizzare le armi in cambio di una tregua a lungo termine con Israele. Meshaal ha sottolineato la necessità di garanzie per evitare il ripetersi della guerra di occupazione e ha accettato l’idea di forze internazionali al confine tra Gaza e Israele, purché non vengano schierate all’interno del territorio palestinese.

La denuncia di violazioni dei diritti umani da parte di Erdogan

Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha denunciato le atrocità in corso a Gaza, affermando che oltre 70.000 abitanti di Gaza hanno perso la vita a causa del genocidio perpetrato. Durante la giornata mondiale dei diritti umani, Erdoğan ha chiesto un rafforzamento del cessate il fuoco e ha sottolineato l’importanza di una soluzione a due stati per raggiungere una pace duratura.

La tempesta Byron e il rischio per i profughi a Gaza

L’agenzia Onu per gli Aiuti Umanitari ha avvertito che circa 850.000 persone che vivono in 761 campi profughi a Gaza sono a rischio a causa dell’arrivo della tempesta Byron, prevista a partire dal 10 dicembre 2025. Le inondazioni potrebbero colpire gravemente le aree già vulnerabili, contaminando le zone abitate e aggravando la situazione degli sfollati.

Il decesso di un detenuto palestinese in carcere israeliano

Il 10 dicembre 2025, un palestinese di 21 anni è deceduto mentre era detenuto in un carcere israeliano. Rahman Sufian Muhammad al-Sabateen, originario di Husan, è morto nel Centro medico Shaare Zedek di Gerusalemme. Questo tragico evento porta il numero totale di decessi di detenuti palestinesi in carcere a 85 dall’ottobre 2023, un dato allarmante che sottolinea le preoccupazioni sui diritti umani.

La situazione a Gaza rimane critica, con continue violazioni dei diritti umani e un clima di instabilità che non mostra segni di miglioramento.

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