Medicina, proteste in piazza per i test “difficili” del semestre filtro

Rosita Ponti

Dicembre 11, 2025

Si è recentemente svolto in tutta Italia il secondo appello del semestre filtro per l’accesso a Medicina, suscitando notevoli preoccupazioni tra gli studenti. Questo esame, considerato cruciale, ha visto gli studenti esprimere il loro malcontento riguardo alla difficoltà dei quesiti, che hanno definito “estremamente complessi”, mentre la prova di fisica è stata etichettata come “impossibile”. Molti concorrenti hanno chiesto un terzo appello, mentre altri suggeriscono di eliminare il punteggio minimo di ’18’ per la materia di fisica.

Irregolarità e reazioni degli studenti

Nel contesto di questo esame, sono emerse segnalazioni di presunte irregolarità. Alcuni avvocati, attraverso i social network, hanno evidenziato messaggi WhatsApp contenenti domande d’esame e un incremento nelle ricerche su Google con termini specifici effettuate nella serata precedente alla prova. In risposta a queste preoccupazioni, gli studenti hanno organizzato un incontro a Roma l’11 dicembre, nei pressi del Senato, per rilanciare il ricorso collettivo promosso dall’Unione degli Universitari, dopo il primo appello. L’obiettivo è quello di sollecitare il governo a un cambio di rotta in merito a queste problematiche.

Proposte del Ministero dell’Università

Nel frattempo, il Ministero dell’Università e della Ricerca sta considerando una proposta che potrebbe soddisfare le richieste degli studenti. Si prevede che tutti gli iscritti possano entrare in graduatoria, anche coloro che non raggiungeranno il punteggio di ’18’ in tutte e tre le prove, ma saranno tenuti a recuperare i crediti formativi necessari.

Dettagli sulle prove e sui risultati

Le prove si sono svolte in 44 atenei in tutta Italia, riguardando le facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. I partecipanti al secondo appello per l’esame di Biologia sono stati 39.093, mentre 42.658 si sono iscritti a Chimica e 46.868 a Fisica. I risultati saranno comunicati prima di Natale, mentre la graduatoria nazionale sarà disponibile a gennaio.

Garanzie della ministra dell’Università

La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha garantito che la graduatoria sarà completamente riempita, nonostante le polemiche emerse dopo il primo appello. I posti disponibili ammontano a 24.026. Secondo le informazioni attualmente in discussione presso il Ministero, gli studenti che conseguiranno almeno tre ’18’ saranno i primi a essere inseriti in graduatoria, seguiti da coloro che otterranno due sufficienze, e infine tutti gli altri. Anche chi non raggiungerà il punteggio minimo di ’18’ nelle tre materie avrà comunque diritto a una sede, dove dovrà recuperare i crediti formativi necessari.

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