Roberto Benigni incanta il pubblico con il suo racconto “Pietro – Un uomo nel vento”

Veronica Robinson

Dicembre 11, 2025

Roberto Benigni ha incantato il pubblico con “Pietro, un uomo nel vento”, un monologo trasmesso in diretta su Rai 1 il 27 aprile 2025. L’interpretazione dell’attore e regista toscano si è concentrata sulla figura dell’apostolo Pietro, colui al quale Gesù ha affidato la Chiesa. Il monologo si è sviluppato attorno ai testi dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli, includendo anche riferimenti a scritti apocrifi come gli Atti di Pietro.

La connessione con Pietro

Benigni ha trascorso due ore sul palco allestito nei Giardini Vaticani, esprimendo una connessione profonda con Pietro, le cui reliquie sono state rinvenute nel 1953 dall’archeologa Margherita Guarducci e si trovano nella necropoli Vaticana, precisamente sotto l’Altare della Confessione della Basilica di San Pietro, sormontato dalle colonne progettate da Gian Lorenzo Bernini. L’attore ha ricostruito la vita di Pietro, partendo dal loro primo incontro con Gesù, un momento che ha segnato l’inizio di un legame indissolubile.

La narrazione evangelica

La narrazione di Benigni si è snodata attraverso vari episodi evangelici, tra cui la guarigione miracolosa della suocera di Pietro e quella dell’emorroissa. Quest’ultimo episodio è stato descritto dall’attore come “uno degli episodi più affascinanti”, suscitando domande sulla natura della “scintilla” che ha portato alla guarigione. Benigni ha messo in evidenza che, sebbene non si comprenda appieno il fenomeno, gli effetti sono evidenti e straordinari.

L’umanità di Pietro

L’umanità di Pietro ha colpito profondamente Benigni, che ha sottolineato come l’apostolo fosse un uomo comune, soggetto a errori e debolezze. Ha condiviso con il pubblico le intemperanze e le “cadute” di Pietro, esprimendo incredulità su come un uomo con tali imperfezioni potesse diventare il primo Papa. Benigni ha affermato: “Io avrei rinunciato, sarei tornato a casa dalla suocera! Pietro, invece, non si arrende, non molla mai.” Questo carattere tenace lo ha portato a rimanere vicino a Gesù, anche nei momenti di rimprovero e incomprensione.

Il momento cruciale

Il culmine dei primi due anni di Pietro e degli altri apostoli con Gesù, secondo l’interpretazione di Benigni, è rappresentato dal momento in cui Gesù gli conferisce l’investitura. “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e a te darò le chiavi del Regno dei Cieli“, ha citato Benigni, descrivendo questa affermazione come un riconoscimento immenso. L’attore ha sottolineato che questo non è solo un onore terreno, ma ha un significato eterno: “A lui ha dato la chiave perché ci apra o chiuda una volta arrivati alle soglie del mistero profondo.” La trasformazione di Pietro da semplice discepolo a custode delle chiavi del Paradiso è stata presentata come un momento di grande importanza, evidenziando la fiducia che Dio ripone in lui.

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