Un imprenditrice racconta il suo bunker anti-guerra: “Spesa di 200mila euro”

Veronica Robinson

Dicembre 11, 2025

Giovedì 11 dicembre 2025, l’imprenditrice Stefania Rivoltini ha presentato un’iniziativa unica all’interno di un bunker antiatomico situato a Milano. Questo evento, parte del tour “Realpolitik“, ha attirato l’attenzione di numerosi visitatori interessati alla crescente necessità di sicurezza in un contesto globale sempre più instabile. Rivoltini ha rivelato che le richieste per questi rifugi sotterranei sono aumentate drasticamente, registrando un incremento del 200% negli ultimi mesi.

Il bunker antiatomico e la sua tecnologia

Durante la visita al bunker, Stefania Rivoltini ha illustrato le caratteristiche di questa struttura, che si trova a cinque metri sotto terra. La tecnologia all’interno è progettata non solo per proteggere da attacchi nucleari, ma anche da minacce chimiche e biologiche. “Siamo protetti da virus, pandemie e armi chimiche“, ha affermato Rivoltini, sottolineando l’importanza di avere un rifugio sicuro in tempi di incertezza.

Il bunker è dotato di due porte: una principale, pesante circa 400 kg, che garantisce la completa chiusura dell’aria, e una seconda porta di emergenza. All’interno, gli spazi sono organizzati per lo stoccaggio di provviste, con alimenti a lunga scadenza, tra cui biscotti e altri generi alimentari, con scadenze che si estendono fino al 2043. In caso di emergenza prolungata, è presente anche una cyclette che consente di generare energia pedalando.

Aumento della domanda di bunker

Rivoltini ha spiegato che il costo di un bunker di base si aggira intorno ai 200.000 euro e che molti dei clienti sono famiglie con figli, che possiedono terreni adatti per costruire queste strutture. “Le case sotterranee possono raggiungere anche costi superiori ai 5.000 euro al metro quadro”, ha aggiunto. Questa crescente domanda riflette una preoccupazione diffusa tra i cittadini, che cercano soluzioni per garantire la sicurezza delle proprie famiglie in un contesto geopolitico instabile.

L’imprenditrice ha anche evidenziato come la progettazione del bunker tenga conto delle esigenze moderne, con aree dedicate al relax e all’intrattenimento, inclusa una zona notte e un sistema di filtrazione dell’aria che garantisce un ambiente salubre. “Il cuore pulsante del bunker è il sistema di filtrazione che purifica l’aria proveniente dall’esterno”, ha concluso Rivoltini, evidenziando l’importanza di queste strutture nel panorama attuale.

La presentazione del bunker antiatomico da parte di Stefania Rivoltini ha messo in luce non solo l’innovazione tecnologica, ma anche un cambiamento significativo nelle priorità delle famiglie italiane, sempre più orientate verso la sicurezza e la protezione in un mondo in continua evoluzione.

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