UGL Salute ha condannato con fermezza l’aggressione avvenuta il 15 gennaio 2025 presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Formia, dove un infermiere e un operatore socio-sanitario sono stati colpiti mentre svolgevano le loro mansioni. Questo episodio si aggiunge a una lunga lista di atti di violenza nei confronti del personale sanitario, che ogni giorno lavora per garantire assistenza e cure ai cittadini, spesso in situazioni di grande stress e con personale insufficiente.
Indignazione dei rappresentanti sindacali
Fabrizio Fabbri, segretario regionale di UGL Salute Lazio, insieme a Fabiola del Gais, segretario provinciale di UGL Salute Latina, ha espresso la loro indignazione: «Siamo di fronte all’ennesimo episodio inaccettabile di violenza. Non possiamo permettere che i luoghi di cura diventino teatri di aggressioni». I rappresentanti sindacali hanno sottolineato l’urgenza di interventi per aumentare la sicurezza all’interno delle strutture sanitarie, in particolare nei Pronto Soccorso. Tra le proposte avanzate, vi è la necessità di una presenza costante di personale di vigilanza, l’implementazione di sistemi di videosorveglianza e il rafforzamento delle misure di prevenzione.
Importanza delle tutele per gli operatori sanitari
UGL Salute ha anche ribadito l’importanza di garantire tutele concrete per gli operatori sanitari. È fondamentale applicare rigorosamente le normative esistenti e adottare ulteriori misure che possano assicurare la sicurezza di infermieri, medici e personale di supporto. Fabbri e Del Gais hanno affermato: «La sicurezza degli operatori è una priorità non rinviabile. Senza sicurezza non può esserci assistenza di qualità ». La loro dichiarazione si chiude con un messaggio di solidarietà e vicinanza ai lavoratori coinvolti nell’aggressione, evidenziando la necessità di un cambiamento immediato nella gestione della sicurezza all’interno delle strutture sanitarie.
