Il 12 gennaio 2025, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno annunciato ufficialmente l’uccisione del comandante supremo di Hamas, Raad Saad. Questa azione è stata intrapresa in risposta a un attacco che ha ferito due soldati israeliani a causa di un’esplosione avvenuta nella Zona Gialla della Striscia di Gaza. Nella dichiarazione congiunta, i due leader hanno sottolineato la necessità di una risposta ferma a tali aggressioni.
Dettagli dell’operazione
Nella nota diramata, Netanyahu e Katz hanno spiegato che l’operazione per eliminare Raad Saad è stata una diretta conseguenza dell’attivazione di un ordigno esplosivo da parte di Hamas. Il primo ministro ha dichiarato che Saad era uno dei principali responsabili del massacro avvenuto il 7 ottobre e che, negli ultimi giorni, stava lavorando per riorganizzare l’operazione terroristica. Secondo le informazioni fornite, Saad era attivamente impegnato nella pianificazione di ulteriori attacchi contro Israele e nel rafforzamento delle capacità operative di Hamas, contravvenendo agli accordi di cessate il fuoco precedentemente stabiliti.
Le dichiarazioni dei leader israeliani
Netanyahu e Katz, nella loro comunicazione, hanno espresso la loro determinazione a combattere il terrorismo, affermando che le azioni di Saad rappresentavano una violazione delle promesse fatte da Hamas, in particolare quelle relative al piano di pace proposto dall’ex presidente Donald Trump. Hanno evidenziato come, invece di perseguire il disarmo, Saad fosse attivamente coinvolto nel riarmo dell’organizzazione, preparando atti di violenza contro le forze israeliane.
In chiusura della loro dichiarazione, i leader israeliani hanno avvertito che chiunque tenti di nuocere alle forze di difesa israeliane (IDF) subirà gravi conseguenze. “Chi alza la mano contro Israele e ferisce i nostri soldati, vedrà la propria mano tagliata a Gaza e in qualsiasi altra parte”, hanno affermato, ribadendo la posizione di Israele nella lotta contro il terrorismo.
La situazione nella Striscia di Gaza continua ad essere tesa, con la comunità internazionale che osserva attentamente gli sviluppi e le ripercussioni delle azioni militari israeliane nella regione.
