Migranti, Piantedosi: “Il progetto Albania beneficerà delle nuove norme Ue”. Continuano gli sbarchi

Veronica Robinson

Dicembre 13, 2025

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha discusso le nuove normative europee sui Paesi sicuri durante il suo intervento a Atreju, evento che si è tenuto a Roma. Piantedosi ha sottolineato che il progetto Albania è destinato a trarre vantaggio da queste nuove disposizioni, nonostante le critiche ricevute. Ha evidenziato che alcuni individui, precedentemente trattenuti in Albania, sono stati rimandati in Italia a causa di decisioni giudiziarie che hanno riconosciuto la loro vulnerabilità, nonostante avessero precedenti penali significativi. Questi soggetti, una volta tornati in Italia, hanno ripreso a commettere reati.

Il titolare del Viminale ha aggiunto che il presunto fallimento del progetto sarà affrontato con i nuovi regolamenti europei, i quali mirano a velocizzare le procedure di asilo. “Con queste nuove regole, come Paese di primo ingresso, ci proponiamo di ridurre a 28 giorni il tempo necessario per esaminare le richieste di asilo, un processo che attualmente può richiedere anni”, ha affermato Piantedosi. Ha anche chiarito che non si intende mettere in discussione i diritti fondamentali legati all’asilo, ma piuttosto garantire che le richieste siano verificate in tempi utili per evitare abusi del sistema.

Il ministro ha spiegato che la complessità della gestione migratoria è dovuta alla necessità di ospitare chi fugge da conflitti e persecuzioni, mentre si devono anche controllare i confini. Negli anni, il focus sull’accoglienza ha spesso superato quello sul controllo delle frontiere, complicando ulteriormente le procedure di verifica del diritto di soggiorno.

Piantedosi ha evidenziato il supporto ricevuto dalla Commissione Europea nella lotta contro l’immigrazione irregolare, riconoscendo il ruolo che l’Italia ha svolto nel collaborare con altri Stati membri e nella Commissione stessa. Ha concluso affermando che l’azione diplomatica intrapresa ha contribuito a semplificare le politiche europee in materia di immigrazione.

Salvataggio di naufraghi da parte di Emergency

Un’importante operazione di soccorso ha avuto luogo all’alba, quando la nave di ricerca e soccorso di Emergency, denominata Life Support, ha salvato 69 persone in difficoltà in acque internazionali, nella zona Sar Libica. Tra i salvati ci sono anche tre minori non accompagnati. Le autorità hanno assegnato il porto di Napoli per lo sbarco, previsto per la sera del 15 dicembre.

Il salvataggio è stato avviato dopo una segnalazione da parte di Alarm Phone, che ha allertato la nave riguardo a una barca in condizioni precarie. Jonathan Nanì La Terra, capomissione della Life Support, ha descritto la situazione critica della barca, inclinata pericolosamente. Dopo aver fornito giubbotti salvagente e soccorso ai naufraghi, la nave ha ricevuto l’assistenza di una nave della guardia costiera libica, che non ha interferito nelle operazioni di soccorso.

Le 69 persone a bordo, tutte senza giubbotto di salvataggio, erano in stato di forte agitazione e hanno riferito di essere partiti da Tripoli alle 23:00 del 12 dicembre. Provenienti da Bangladesh, Pakistan ed Egitto, i naufraghi rappresentano una delle tante operazioni che la Life Support ha condotto nel Mediterraneo centrale, dove ha soccorso un totale di 3.190 persone dal suo inizio nel dicembre 2022.

Naufragio al largo della Sicilia

Un tragico naufragio è stato segnalato al largo della Sicilia, dove un’imbarcazione con decine di migranti si è capovolta. Secondo le informazioni fornite da Alarm Phone, una persona ha perso la vita, mentre almeno 61 sopravvissuti sono stati portati a Malta. I migranti a bordo erano inizialmente 72.

Fonti locali, tra cui il Times of Malta, hanno riportato che sei dei sopravvissuti sono stati ricoverati in ospedale per ipotermia, con due uomini in condizioni critiche. Il naufragio è avvenuto ieri mattina, mentre il gruppo tentava di raggiungere Lampedusa.

Operazione della Guardia Costiera

Un’ulteriore operazione di salvataggio ha coinvolto un’imbarcazione alla deriva con 49 persone a bordo nel Mediterraneo centrale. Il gruppo, in contatto con Alarm Phone, ha dichiarato di essere partito dalla Libia tre giorni fa. La Guardia Costiera italiana ha risposto all’emergenza e ha portato tutti i naufraghi in Italia, garantendo la loro sicurezza.

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