Moda, il filosofo Emanuele Coccia: “Gli abiti creano connessioni tra le persone”

Veronica Robinson

Dicembre 13, 2025

Emanuele Coccia, noto professore di filosofia a Parigi, ha recentemente condiviso una riflessione profonda riguardo al significato degli abiti nella società contemporanea. Secondo Coccia, gli abiti non sono semplici indumenti, ma rappresentano veri e propri “ponti” che ci permettono di esplorare e vivere forme di comunità temporanee. In un’epoca in cui il desiderio di connessione sembra prevalere, egli sottolinea come l’abbigliamento possa fungere da strumento per creare legami con persone che, pur non condividendo la nostra quotidianità, possono risultare simili a noi.

Il desiderio di comunità

Coccia afferma che “questo desiderio di creare comunità sia molto più forte oggi che il desiderio di distinzione e separazione”, evidenziando un cambiamento nei valori sociali. La sua visione invita a riflettere su come l’abbigliamento possa influenzare le interazioni tra individui e come possa contribuire a costruire un senso di appartenenza, anche se temporaneo.

Collaborazione con Alessandro Michele

Il professore ha recentemente collaborato con Alessandro Michele, il direttore artistico di Valentino, per scrivere “La vita delle forme”, un’opera pubblicata da HarperCollins. Questo libro rappresenta la prima collaborazione tra un filosofo e un designer nel campo della moda, offrendo una prospettiva unica su come la vita possa manifestarsi attraverso forme diverse. La pubblicazione si propone di esplorare la relazione tra moda e filosofia, analizzando come le scelte estetiche possano riflettere e influenzare le dinamiche sociali.

Riflessioni sull’abbigliamento

Coccia, attraverso le sue parole, ci invita a considerare l’abbigliamento non solo come un mezzo per esprimere la propria individualità, ma come un elemento fondamentale nella creazione di legami umani e nella costruzione di comunità. In un mondo in continua evoluzione, il suo approccio filosofico offre spunti di riflessione su come ci relazioniamo con gli altri e su come gli abiti possano diventare un simbolo di connessione e condivisione.

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