L’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, si prepara a recarsi a Berlino nel fine settimana del 15-16 marzo 2025, per partecipare a importanti colloqui riguardanti la situazione in Ucraina. Durante la sua visita, Witkoff incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e diversi leader europei, in un contesto di crescente urgenza per trovare una soluzione al conflitto in corso.
La pressione degli Stati Uniti per una soluzione
Gli Stati Uniti, sotto la direzione del presidente Donald Trump, stanno cercando di promuovere un piano per porre fine all’invasione russa dell’Ucraina. Tuttavia, i partner europei esprimono preoccupazione, temendo che eventuali accordi possano risultare eccessivamente favorevoli per Mosca. Questa dinamica complessa rende i colloqui di Berlino un momento cruciale per il futuro della regione e per le relazioni transatlantiche.
Colloqui tra Zelensky e Merz
Il governo tedesco ha confermato che il cancelliere Friedrich Merz accoglierà Zelensky per discutere questioni economiche tra Germania e Ucraina, nonché per scambiare opinioni sullo stato attuale dei negoziati di pace. La serata del 16 marzo vedrà la partecipazione di numerosi capi di Stato e di governo europei, oltre ad alti funzionari dell’Unione Europea e della NATO. Merz ha già anticipato che l’incontro si svolgerà a Berlino e servirà a definire le modalità per porre fine al conflitto.
Il ruolo degli Stati Uniti nei negoziati
Recentemente, il governo statunitense ha lasciato aperta la questione riguardante la propria partecipazione diretta ai colloqui. Witkoff, che ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin la settimana scorsa, si appresta a recarsi a Berlino, sebbene i colloqui con Putin non abbiano portato a risultati concreti. Gli Stati Uniti hanno presentato un piano per risolvere la crisi ucraina, inizialmente considerato troppo vicino agli interessi russi, ma che è stato modificato su richiesta di Kiev e dei suoi alleati europei.
Proposte di adesione all’UE e garanzie di sicurezza
Secondo fonti vicine ai negoziati, una bozza di accordo prevede l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea entro gennaio 2027. Tuttavia, Bruxelles è scettica riguardo a questa tempistica. La Commissaria Europea per l’Allargamento, Marta Kos, ha dichiarato che l’ingresso dell’Ucraina nell’UE non è realistico prima del 2030. La questione delle concessioni territoriali è strettamente legata alle garanzie di sicurezza fornite dagli Stati Uniti, che gli alleati europei considerano fondamentali.
Richieste di garanzie giuridiche
L’ambasciatrice ucraina presso la NATO, Alyona Hetmanschuk, ha sottolineato l’importanza di ottenere garanzie di sicurezza giuridicamente vincolanti per proteggere l’Ucraina da ulteriori aggressioni russe. Queste garanzie, simili a quelle previste dall’articolo 5 del trattato NATO, dovrebbero essere formalizzate in un documento legale, possibilmente attraverso un trattato con gli Stati Uniti e altri Stati europei. La richiesta di Hetmanschuk rappresenta un passo cruciale per garantire la sicurezza dell’Ucraina e facilitare la conclusione di un accordo duraturo.
