Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il 13 dicembre 2025, si trova a pochi chilometri dalle linee russe, precisamente a 2 km dalle posizioni nemiche, per annunciare l’accerchiamento della città di Kupiansk, attualmente sotto il controllo di Mosca. In questo contesto di tensione e conflitto, le forze russe continuano a bombardare le infrastrutture energetiche ucraine, mettendo a rischio la già precaria situazione energetica del paese. La diplomazia, nel frattempo, sembra stazionare senza progressi significativi.
Ritirare le truppe ucraine
Zelensky ha smentito le voci riguardanti un possibile ritiro delle truppe ucraine dal Donbas e la creazione di una zona demilitarizzata. La questione di un referendum per decidere il futuro della regione occupata dai russi è ancora sul tavolo, ma Mosca ha già dichiarato la propria opposizione a tale proposta. Gli ucraini, dal canto loro, avvertono che l’organizzazione di un simile referendum richiederebbe almeno un anno di preparazione.
Progresso delle forze ucraine
Durante la sua visita a Kupiansk, Zelensky ha evidenziato i progressi delle forze ucraine in una controffensiva che, secondo lui, potrebbe rivelarsi vantaggiosa anche per le trattative diplomatiche future. La situazione sul campo, quindi, continua a evolversi, con i militari ucraini che cercano di riconquistare terreno e stabilire una nuova posizione di forza nei negoziati con la Russia. La determinazione del presidente ucraino e delle sue forze armate rimane alta, nonostante le sfide e le difficoltà che il paese deve affrontare quotidianamente.
