Asset congelati: Mosca lancia un avvertimento all’Ue mentre Minsk rilascia 123 prigionieri politici

Veronica Robinson

Dicembre 14, 2025

La situazione in Ucraina continua a evolversi mentre il conflitto entra nel suo 1390° giorno. In un recente sviluppo, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha deciso di graziare diversi oppositori politici, tra cui il premio Nobel per la pace Ales Bialiatski e l’attivista Maria Kolesnikova. Questa mossa arriva in un contesto di crescenti tensioni tra Bielorussia e Unione Europea, con il Cremlino che promette una risposta alle sanzioni imposte sui propri beni. Nel frattempo, l’inviato degli Stati Uniti, Witkoff, è atteso a Berlino per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei tra domenica e lunedì.

Il papa e la possibilità di una visita a Kiev

Il Papa Leone ha recentemente rilasciato dichiarazioni riguardo a una possibile visita a Kiev, affermando: “Sarebbe bello andare a Kiev, c’è già un piano pronto ma è difficile da attuare”. Queste parole seguono il suo incontro con Zelensky a Castel Gandolfo, dove si è discusso della situazione in Ucraina. Il Pontefice ha sottolineato che le complicazioni legate alla sicurezza rappresentano un ostacolo significativo, ma ha anche rivelato che il Vaticano ha già predisposto un piano organizzativo per facilitare il viaggio nel paese. Questo annuncio ha riacceso le speranze per una visita che potrebbe rappresentare un gesto forte di solidarietà nei confronti del popolo ucraino in un momento di crisi.

Il rilascio di prigionieri in Bielorussia

In un evento di grande rilevanza, il premier bielorusso Lukashenko ha concesso la grazia a 123 oppositori, tra cui Maria Kolesnikova. Questo gesto è stato interpretato come il risultato di un intervento diplomatico da parte degli Stati Uniti, che hanno recentemente revocato alcune sanzioni contro Minsk. Il comitato di coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra ha annunciato che 109 prigionieri bielorussi sono stati accolti in Ucraina. Tra di loro, cinque cittadini ucraini erano stati detenuti per motivi politici in Bielorussia. Il tenente generale Kyrylo Budanov ha accolto i ritorni, sottolineando l’importanza di questo scambio, che coinvolge attivisti e politici condannati per le loro posizioni contro il regime bielorusso. La situazione riflette le tensioni politiche in corso e l’impatto delle recenti decisioni internazionali.

Maria Kolesnikova: la gioia della libertà e la richiesta di giustizia

Maria Kolesnikova, leader dell’opposizione bielorussa, ha espresso la sua felicità per la liberazione dopo oltre cinque anni di detenzione. In un video condiviso dal programma governativo ucraino “I want to live”, ha fatto appello alla liberazione delle centinaia di prigionieri politici ancora detenuti in Bielorussia. “Penso alle persone che non sono ancora libere e aspetto il momento in cui potremo abbracciarci tutti, potremo vederci tutti e saremo tutti liberi”, ha dichiarato. Kolesnikova è stata una figura centrale nelle proteste contro Lukashenko nel 2020 e la sua detenzione ha suscitato l’attenzione internazionale. Arrestata il 7 settembre 2020, la leader ha affrontato un processo in cui ha mostrato un coraggio straordinario, rifiutando di essere espulsa e affrontando le autorità con determinazione. La sua liberazione rappresenta un segnale di speranza per molti in Bielorussia e un passo verso la giustizia per le vittime della repressione politica.

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