Bielorussia: Ales Bialiatski, premio Nobel per la pace 2022, è stato liberato dopo cinque anni

Veronica Robinson

Dicembre 14, 2025

Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha annunciato il rilascio di 123 detenuti, tra cui Ales Bialiatski, insignito del Premio Nobel per la Pace nel 2022. Questa decisione è stata presa al termine di intensi colloqui con John Cole, inviato del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. In cambio di questo gesto, il governo statunitense ha deciso di revocare le sanzioni imposte sulla potassa bielorussa, un elemento fondamentale per la produzione di fertilizzanti.

Ales bialiatski e i diritti umani

Ales Bialiatski, 63 anni, è una figura di spicco nel panorama dei diritti umani in Bielorussia. Nel 1996 ha fondato Viasna, l’organizzazione principale dedicata alla difesa dei diritti umani nel paese e ha ricoperto il ruolo di leader per molti anni. La sua lotta per la giustizia e la libertà ha portato a un riconoscimento internazionale, culminato nel conferimento del Premio Nobel per la Pace nel 2022, assegnato insieme all’ONG russa Memorial e al Centro per le Libertà Civili dell’Ucraina.

Rilascio e impatti politici

Il rilascio di Bialiatski e di altri esponenti dell’opposizione, tra cui Maria Kolesnikova, rappresenta un importante passo nel contesto politico bielorusso, caratterizzato da tensioni e repressioni. Questo evento sottolinea anche un tentativo di dialogo tra Minsk e Washington, che potrebbe portare a un cambiamento nelle relazioni tra i due paesi. La revoca delle sanzioni sulla potassa potrebbe avere un impatto significativo sull’economia bielorussa, dato che la potassa è un ingrediente chiave per i fertilizzanti e la sua esportazione è vitale per il settore agricolo del paese.

Monitoraggio della situazione

La situazione in Bielorussia continua a essere monitorata con attenzione dalla comunità internazionale, mentre i diritti umani e le libertà civili rimangono al centro del dibattito politico e sociale.

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