I bambini di Gaza soffrono il freddo mentre Abu Mazen chiede a Tajani il riconoscimento della Palestina a Roma

Rosita Ponti

Dicembre 14, 2025

Martedì 14 dicembre 2025, a Doha, si è tenuta una conferenza dedicata alla **forza di stabilizzazione** per **Gaza**, con la partecipazione di rappresentanti di **Italia** e **Germania** nel **Consiglio di pace**. Secondo quanto riportato da **Axios**, è previsto un **contingente italiano** a supporto di **Israele**, mentre il presidente palestinese **Abu Mazen** ha incontrato le opposizioni in **Italia**.

Israele, crisi del mercato immobiliare

Le vendite di **abitazioni** in **Israele** hanno raggiunto un livello allarmante, segnando un nuovo **minimo storico**. I dati forniti dal **Ministero delle Finanze** indicano che nel mese di **ottobre 2025** sono stati venduti solo **4.518 appartamenti**, un dato che si colloca tra i più bassi degli ultimi quindici anni. Questa situazione è paragonabile esclusivamente a momenti di grande **incertezza**, come il **lockdown** dovuto alla **pandemia di COVID-19** e l’inizio del recente **conflitto**. Il calo è particolarmente significativo per gli **sviluppatori**, con una contrazione delle vendite del **14%** rispetto all’ottobre 2024. La crisi si manifesta in modo più evidente nel **mercato libero**, dove le vendite di nuovi appartamenti sono state quasi interamente sostenute da **programmi governativi** sovvenzionati. A livello regionale, il **Sud** del Paese ha registrato la flessione più drastica: nella città di **Beersheva**, le vendite nel mercato libero sono crollate del **60%** rispetto all’anno precedente. Inoltre, gli **incentivi finanziari** offerti dai **costruttori** stanno diminuendo a causa delle **restrizioni** imposte dalla **Banca d’Israele**, un segnale di crescente **cautela** all’interno del settore.

Proteste a Tel Aviv per una commissione d’inchiesta

Migliaia di **israeliani** hanno preso parte a **manifestazioni** a **Tel Aviv**, chiedendo l’istituzione di una **commissione d’inchiesta** statale sugli **attacchi** del **7 ottobre 2023** nel sud di **Israele**. Il quotidiano israeliano **Haaretz** ha riportato che simili manifestazioni si sono svolte anche a **Gerusalemme** e **Haifa**. Durante queste proteste, i partecipanti hanno richiesto il rilascio dei resti dell’ultimo **prigioniero israeliano** detenuto a **Gaza** e hanno esortato il presidente israeliano **Isaac Herzog** a respingere la richiesta di **grazia** presentata dal **Primo Ministro Benjamin Netanyahu**. Quest’ultimo, accusato di **corruzione** in tre casi distinti, ha formalmente presentato la richiesta di grazia a **Herzog** alla fine del mese scorso. **Netanyahu** è sotto crescente pressione affinché si assuma la responsabilità per gli attacchi mortali del **7 ottobre**, con i critici che sostengono che abbia omesso di affrontare le **carenze** in materia di **sicurezza**.

Incontro tra Tajani e Mahmoud Abbas

Il **Ministro degli Esteri** italiano, **Antonio Tajani**, ha dichiarato in un post su **X** che il “pieno sostegno italiano a una **pace duratura** a **Gaza**” è stato il tema principale di un incontro cordiale con il presidente palestinese **Mahmoud Abbas**. **Tajani** ha sottolineato l’impegno dell’**Italia** nel sostenere l’**Autorità Nazionale Palestinese** e le sue **riforme**, oltre a garantire **aiuti umanitari** attraverso l’iniziativa **FoodForGaza**. Il Ministro ha anche evidenziato il ruolo dell’**Italia** come primo Paese europeo per **trasferimenti sanitari**, con circa **1.500 persone** accolte e oltre **230 bambini** curati negli **ospedali italiani**. **Tajani** ha concluso affermando che l’**Italia** lavora per una soluzione a **Due Stati**, promuovendo la **coesistenza pacifica** tra i popoli **israeliano** e **palestinese**.

Da parte sua, **Mahmoud Abbas** ha espresso apprezzamento per il supporto italiano alla soluzione dei **due Stati**, lodando l’assistenza **umanitaria**, le **cure mediche** e il sostegno all’**istruzione**. **Abbas** ha informato **Tajani** sugli ultimi sviluppi a **Gaza** e in **Cisgiordania**, evidenziando gli sforzi per consolidare il **cessate il fuoco** e attuare la seconda fase del piano del presidente degli **Stati Uniti Donald Trump**. Il presidente palestinese ha accolto con favore il ruolo dell’**Italia** nel **Consiglio di pace** e nelle **forze di stabilizzazione internazionali**, sottolineando che **Gaza** è parte integrante dello **Stato palestinese**.

Visita di Abu Mazen in Italia

Il presidente dell’**Autorità Palestinese**, **Abu Mazen**, ha concluso ieri la sua seconda giornata di incontri a **Roma**. Il primo politico italiano a incontrarlo è stato **Maurizio Acerbo**, segretario del **Partito della Rifondazione Comunista**. Hanno partecipato anche i leader del **Campo Largo** in incontri separati: **Elly Schlein** del **Partito Democratico**, **Giuseppe Conte** del **Movimento 5 Stelle** e **Angelo Bonelli** e **Nicola Fratoianni** di **Alleanza Verdi e Sinistra**. Al termine delle consultazioni, la **coalizione** ha lanciato un appello unanime affinché il **governo italiano** riconosca immediatamente lo **Stato di Palestina** e lavori con la **comunità internazionale** per porre fine alle **occupazioni illegali** in **Cisgiordania**. **Abu Mazen** ha ringraziato il popolo italiano per il sostegno a **Gaza**, esprimendo speranza per un futuro libero della **Palestina**.

Contingente italiano nella forza di pace per Gaza

Un alto funzionario israeliano ha rivelato che la **forza internazionale di stabilizzazione** destinata a **Gaza** non sarà composta esclusivamente da **Paesi musulmani** e **arabi**, contrariamente a quanto precedentemente previsto. Secondo il sito israeliano **Ynetnews**, l’**Italia** ha manifestato la propria disponibilità a inviare **soldati**, ma gli **Stati Uniti** non sono ancora soddisfatti e stanno cercando l’impegno di altre nazioni. Altri Paesi si sono offerti di fornire **assistenza** attraverso **addestramento** e **finanziamenti**, ma esitano a inviare **truppe** per timore di scontri con i **militanti di Hamas**. Il piano di **dispiegamento** prevede che la forza venga inizialmente schierata nelle aree con pochi membri di **Hamas** o dove la **popolazione** non è sotto la sua autorità.

Forza di pace per Gaza di 10.000 soldati

Funzionari dell’amministrazione **Trump** stanno cercando di reclutare una **forza multinazionale** di circa **diecimila soldati**, che opererebbe sotto il comando di un **generale statunitense**, per stabilizzare **Gaza** dopo il **conflitto**. Il **Wall Street Journal** ha riportato che ci vorrà gran parte del prossimo anno per raggiungere questo obiettivo. Al momento, nessun Paese straniero ha ancora inviato **truppe** e ci sono riserve riguardo all’inclusione della missione per il **disarmo** dei **militanti di Hamas**, ancora attivi in alcune aree dell’enclave palestinese.

Incontro in Qatar per una forza di stabilizzazione

La prossima settimana, oltre venticinque **Paesi** si riuniranno in **Qatar** per discutere la composizione e la portata della missione di una **forza di stabilizzazione** per **Gaza**, organizzata dagli **Stati Uniti**. Funzionari americani hanno riferito che Paesi del **Medio Oriente**, come **Arabia Saudita** ed **Emirati Arabi Uniti**, sono già in trattative con gli **Stati Uniti** per finanziare l’impegno a **Gaza**. Si prevede che sarà necessario un impegno costante per richieste specifiche. Un funzionario statunitense ha rivelato che diciannove **Paesi** hanno già espresso interesse a contribuire con **truppe** o supporto **logistico**.

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