Meloni conclude Atreju e lancia la sfida per le Politiche: critica la sinistra e difende le decisioni del governo

Veronica Robinson

Dicembre 14, 2025

Sale sul palco con un atteggiamento disinvolto, mentre la folla intona il ritornello di “Giorgia-Giorgia”. È il momento culminante del discorso di chiusura della kermesse del partito, tenutasi a Roma il 2 dicembre 2025, un evento che ha visto l’assenza di simboli di Fratelli d’Italia nella comunicazione ufficiale. La manifestazione, caratterizzata da bancarelle e una pista da pattinaggio, ha creato un “villaggio natalizio” per i cittadini, con un’atmosfera “orgogliosamente” nazional-popolare. Hanno partecipato vari leader politici, ad eccezione di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, che ha rifiutato l’invito per parlare all’assemblea nazionale del suo partito. Il discorso di Giorgia Meloni ha suscitato un grande applauso, con la premier che ha definito l’edizione di Atreju la più riuscita di sempre. In un intervento di quasi un’ora, Meloni ha attaccato con ironia e determinazione il centro-sinistra, menzionando frequentemente la “sinistra”.

Analisi degli eventi politici

Analisti politici hanno notato come gli eventi di quel giorno, con Meloni ad Atreju e Schlein all’Auditorium Antonianum, rappresentino i calci d’inizio della campagna elettorale per le elezioni politiche del 2027. La premier ha ringraziato i militanti, i colleghi di governo e i leader che hanno partecipato, incluso il presidente palestinese Abu Mazen, che Meloni ha elogiato, usando l’occasione per criticare gli avversari politici: “La sua presenza qui ad Atreju contrasta con le accuse infamanti di complicità in genocidio che ci sono state rivolte da una sinistra imbarazzante“.

La sinistra e le divisioni interne

Meloni ha toccato un tema controverso, parlando della casa editrice filofascista a Più Libri Più Liberi, affermando che la sinistra “si porta sfiga” e ha insistito sulle divisioni interne del centro-sinistra. Ha proposto un confronto diretto, ma ha ricevuto un rifiuto, evidenziando che la vera difficoltà risieda nell’unità del loro schieramento. “Noi siamo alleati e amici, loro no”, ha dichiarato, evidenziando che i leader dell’opposizione non riescono a trovare un accordo tra di loro.

Critiche al Partito Democratico

Meloni ha attaccato il Partito Democratico per le sue posizioni su equità e giustizia sociale. Ha sottolineato come il PD si indigni per la possibile vendita del gruppo Gedi da parte degli Elkann, mentre in passato non ha mostrato preoccupazione per la chiusura degli stabilimenti Stellantis e la perdita di posti di lavoro. “Quando chiudevano gli stabilimenti di Stellantis, tutti erano muti”, ha affermato. La premier ha anche evidenziato che il recente sciopero indetto ha avuto esiti deludenti, sostenendo che i nuovi contratti di lavoro sono per la maggior parte a tempo indeterminato e includono un numero record di donne.

Riferimenti alle elezioni regionali

Meloni ha parlato delle elezioni regionali, commentando che le aspettative di un “cinque a uno” contro il suo partito non si sono avverate. Ha citato promesse fatte dalla sinistra, come il riconoscimento dello stato della Palestina e l’esenzione dal bollo auto, affermando che tali misure non hanno portato al risultato sperato. “Cetto La Qualunque in confronto alla sinistra è Ottone di Bismarck”, ha scherzato, sottolineando l’ironia della situazione.

La situazione economica e le politiche del governo

Meloni ha parlato della ripresa economica, evidenziando come le agenzie di rating stiano rivedendo al rialzo il giudizio sull’Italia. Ha menzionato gli 80 miliardi di investimenti portati nel paese grazie a nuovi accordi, sottolineando che il calo dello spread rappresenta un risparmio significativo per gli italiani. Ha criticato i governi precedenti, affermando che le loro inefficienze hanno causato perdite ingenti per il paese.

La questione sociale e i diritti dei bambini

La premier ha affrontato il tema della protezione dei bambini, criticando le politiche che portano a separare i minori dai genitori in situazioni particolari, mentre rimane silenzio di fronte a problematiche più gravi come quelle delle baraccopoli nei campi rom. Ha sottolineato l’importanza di un approccio equilibrato e di buon senso.

Il referendum sulla giustizia

Infine, Meloni ha parlato del referendum sulla giustizia, invitando gli elettori a considerare l’importanza della riforma al di là della figura del governo. Ha esortato a votare per il futuro della nazione, sottolineando la necessità di evitare situazioni imbarazzanti come quelle del caso Garlasco.

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