Addio all’anticiclone: da domani attese piogge e neve sui rilievi, oggi temporali al Sud e in Sardegna

Veronica Robinson

Dicembre 15, 2025

La terza settimana di dicembre del 2025 si apre con un clima stabile sull’Italia, grazie all’influenza di un promontorio anticiclonico che continua a estendersi tra il Mediterraneo centrale e l’Europa orientale. Tuttavia, le condizioni meteorologiche sono destinate a cambiare rapidamente.

Nella giornata di domani, correnti umide inizieranno a risalire verso l’Italia, portando nuvole e piogge che colpiranno inizialmente le Isole Maggiori e le regioni del nord-ovest. Sulle Alpi occidentali, in particolare nel basso Piemonte, si prevede l’arrivo di neve a partire da quote di 500-600 metri. Entro mercoledì, i fenomeni precipitativi si estenderanno anche alle altre regioni del centro-sud, con un impatto minore al nord-est. Nella seconda parte della settimana, l’alta pressione potrebbe nuovamente influenzare il clima, portando a condizioni più asciutte. Tuttavia, gli aggiornamenti recenti indicano un’evoluzione più dinamica in vista del Natale, con la possibilità di ulteriori episodi di maltempo.

In Sardegna, il maltempo sta per tornare, e la Protezione Civile regionale ha emesso un allerta per temporali di forte intensità, che potrebbero colpire in particolare la parte sud-orientale dell’isola, estendendosi nel corso della giornata a tutta la regione. L’avviso, classificato con codice giallo (criticità ordinaria), è valido dalle 18 di oggi fino alla mezzanotte per le aree dell’Iglesiente, Campidano e Flumendosa Flumineddu.

Qualità dell’aria in peggioramento e imminente perturbazione

Nella settimana appena trascorsa, l’Italia ha registrato una qualità dell’aria scadente, una situazione comune in gran parte dell’Europa. L’anticiclone ha mostrato il suo lato più problematico, causando stagnazione dell’aria nei bassi strati, ma è previsto un cambiamento significativo con l’arrivo di una perturbazione di rilevanza. Il meteorologo Federico Brescia di iLMeteo.it ha confermato che l’alta pressione ha ormai le ore contate, con l’arrivo di piogge abbondanti e nevicate copiose, dovute all’ingresso di un fronte perturbato alimentato da aria polare-marittima. Questo cambiamento porterà benefici, contribuendo a ripulire l’aria e a favorire le attività in montagna.

Dalla serata di lunedì 15 dicembre e per tutta la giornata di martedì 16 dicembre, si prevede che la neve cadrà abbondantemente sull’arco alpino occidentale, con accumuli superiori ai 50 centimetri a quote oltre i 1500 metri, in particolare nelle zone marittime. Le precipitazioni nevose saranno meno intense e a quote più elevate sulle altre Alpi, mentre la neve potrebbe raggiungere quote prossime alla pianura, tra 25 e 350 metri, nelle aree del Cuneese e dell’Astigiano. Questo fenomeno si verifica quando le precipitazioni intense riescono a trascinare l’aria fredda in quota fino al suolo, mantenendo la colonna d’aria sufficientemente fredda da impedire la fusione dei fiocchi. Al contrario, su Liguria, Lombardia, Emilia, basso Veneto, Toscana, Sardegna e Sicilia ci si attende pioggia. In Liguria, l’intensità e la persistenza dei fenomeni potrebbero portare accumuli pluviometrici superiori ai 100 millimetri.

Le temperature rimarranno nel complesso superiori alla media, influenzate da venti umidi e caldi di Scirocco. A lungo termine, non si prevedono ondate di freddo significative, né rimonte anticicloniche rilevanti, con il flusso atlantico che continuerà a dominare la situazione.

Guardando oltre i confini italiani, si nota un aspetto cruciale: attualmente, nell’Est Europa non c’è freddo significativo. Questa condizione rappresenta un problema, poiché implica che eventuali irruzioni continentali di piccola portata non riuscirebbero a raggiungere in modo deciso il nostro Paese, attenuandosi lungo il percorso. Prima che si possa sperare nell’arrivo di un freddo intenso dall’Est, è essenziale che le vaste terre dell’Europa orientale raggiungano temperature sufficientemente basse.

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