Dalla neuropsichiatria infantile al counselling sistemico: l’approccio di Silvana Quadrino

Rosita Ponti

Dicembre 15, 2025

Silvana Quadrino, professionista con un’esperienza di oltre quarant’anni, ha ideato un modello di formazione innovativo che si basa sullo sguardo sistemico. Questo approccio ha dimostrato di essere efficace nel proteggere i professionisti e nel migliorare la qualità degli interventi. La Quadrino, psicologa e psicoterapeuta, si è dedicata a migliorare la comunicazione nelle professioni di cura, con un focus particolare sulle dinamiche relazionali.

Dopo aver conseguito la laurea, Silvana ha partecipato a uno dei primi corsi di specializzazione in Psicologia clinica dell’età evolutiva. Nel 1977 ha continuato la sua formazione con il primo corso di Psicoterapia della famiglia presso il Centro Milanese per lo Studio della Famiglia, dove ha avuto l’opportunità di apprendere da figure di spicco come Mara Selvini, Luigi Boscolo e Gianfranco Cecchin.

Nel 1974, a Torino, ha iniziato la sua carriera professionale collaborando con le prime equipe territoriali di neuropsichiatria infantile, dove ha acquisito esperienza diretta con bambini e famiglie in situazioni complesse. Negli anni Ottanta, ha ampliato il suo raggio d’azione, non limitandosi più alla psicoterapia, ma anche dedicandosi alla formazione di professionisti non psicologi sulla comunicazione e sulla relazione di cura.

Il modello sistemico-narrativo

Silvana Quadrino ha sviluppato un modello sistemico-narrativo per rispondere alle necessità di educatori, insegnanti, operatori sociali, medici e riabilitatori, che spesso si trovano in difficoltà nella gestione della comunicazione con pazienti e familiari. Nel 1989, ha co-fondato, insieme al medico Giorgio Bert, l’Istituto Change di Torino, la prima scuola in Italia dedicata al counselling sistemico. Da allora, ha fornito formazione su temi legati alla comunicazione nelle relazioni di cura, collaborando con università, aziende sanitarie e ordini professionali.

La Quadrino ha anche approfondito il tema dell’educazione alla genitorialità, collaborando regolarmente con la rivista UPPA, dove contribuisce con articoli e percorsi formativi per professionisti dell’infanzia e famiglie. La sua carriera si distingue per l’interazione continua tra ricerca, pratica clinica e divulgazione, con un focus costante sulla qualità delle relazioni educative e di cura.

La comunicazione nelle professioni di cura

In un’intervista, Silvana Quadrino ha raccontato il suo percorso professionale, che ha avuto inizio come insegnante di lettere e storia nelle scuole medie e nei licei. La sua specializzazione in psicologia clinica dell’età evolutiva le ha permesso di entrare a far parte delle prime equipe di neuropsichiatria infantile a Torino. La Quadrino ha osservato che il modello psicodinamico prevalente non rispondeva adeguatamente alle esigenze sociali della città, caratterizzata da disuguaglianze culturali e linguistiche.

L’incontro con Mara Selvini ha rappresentato un momento cruciale, spingendola a sviluppare un metodo di formazione basato sullo sguardo sistemico, applicabile anche in contesti non terapeutici. Ha iniziato a formare educatori e professionisti sanitari, definendo il suo approccio come counseling, per distinguerlo dagli interventi psicologici e psicoterapeutici. Il suo primo libro, “Il medico e il counseling”, pubblicato nel 1989, ha sistematizzato questo approccio.

Le sfide future nella comunicazione sanitaria

Silvana Quadrino ha evidenziato l’importanza cruciale della comunicazione nelle professioni di cura, sottolineando che ogni interazione comunicativa può influenzare le dinamiche familiari del paziente. Ha affermato che i professionisti devono essere adeguatamente formati per relazionarsi in modo efficace con pazienti e familiari, evitando di riprodurre l’intervento dello psicologo.

Le sue esperienze formative, accumulate in oltre quarant’anni, le hanno permesso di elaborare un metodo che enfatizza la responsabilità comunicativa e la consapevolezza delle dinamiche relazionali. La Quadrino ha messo in guardia rispetto alla crescente diffusione di informazioni sulla salute, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, che potrebbe generare conflitti e malintesi tra pazienti e professionisti.

In un contesto di finanziamenti sempre più limitati per la formazione nel settore della comunicazione, ha esortato i giovani professionisti a non sottovalutare l’importanza della comunicazione, sottolineando che il mantenimento del proprio benessere è fondamentale per garantire un intervento di qualità.

Progetti e impegni futuri

Silvana Quadrino continua a lavorare su progetti che riguardano la conduzione di colloqui con coppie in contesti non terapeutici, come medici e pediatri che interagiscono con genitori e pazienti. La sua ricerca si concentra anche sulla conduzione del colloquio decisionale e motivazionale e sull’educazione affettiva al maschile, temi sui quali ha già pubblicato opere e organizzato incontri.

La Quadrino invita i lettori a mantenere viva la curiosità, ascoltando attivamente i pazienti e ponendo domande che possano rivelare aspetti cruciali per stabilire relazioni efficaci. Con un impegno costante nella formazione e nella divulgazione, la sua carriera continuerà a influenzare positivamente la comunicazione nelle professioni di cura.

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