Frode fiscale da oltre 45 milioni di euro coinvolge 50 aziende beneficiarie

Rosita Ponti

Dicembre 15, 2025

Il G.I.P. del Tribunale di Trani ha convalidato un importante provvedimento di sequestro preventivo, emesso dalla Procura della Repubblica di Trani, per fermare un complesso meccanismo di frode fiscale che ha coinvolto 87 aziende in diverse regioni italiane. L’operazione, condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Barletta Andria Trani, ha portato al sequestro di 37 aziende definite “cartiera”, il cui scopo principale era quello di garantire vantaggi fiscali illeciti ad altre imprese attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Inoltre, è stato disposto il sequestro di circa 6 milioni di euro, corrispondente a quanto ottenuto illecitamente da 50 società beneficiarie della frode nel solo anno 2024.

Le indagini sono iniziate nel mese di agosto 2024, a seguito di un controllo fiscale su una società di Trani operante nel settore degli empori e negozi non specializzati di prodotti non alimentari. Durante l’attività ispettiva, sono emerse gravi irregolarità, come l’assenza di documentazione che comprovasse i rapporti commerciali con alcuni fornitori. Le evidenze raccolte hanno portato le Fiamme Gialle a sospendere il controllo fiscale e a informare la Procura di Trani riguardo a possibili reati.

Indagini e scoperte sulle aziende coinvolte

Sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria di Trani, i Finanzieri della B.A.T. hanno approfondito le indagini per identificare i fornitori associati a indici di pericolosità fiscale. Questi indici includevano la mancanza di dichiarazioni fiscali, l’assenza di versamenti e di lavoratori dipendenti, oltre a una carenza di beni intestati e contratti di locazione. Grazie a questo lavoro investigativo, sono state individuate 37 società “cartiera” sparse in varie parti d’Italia, molte delle quali gestite da soggetti di origine asiatica. Queste aziende hanno emesso, tra il 2024 e il 2025, fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo di circa 220 milioni di euro, generando un’imposta evasa superiore ai 45 milioni di euro.

Provvedimenti e conseguenze legali

La Procura della Repubblica di Trani, basandosi sulle prove raccolte, ha deciso di procedere con il sequestro preventivo delle 37 aziende “cartiera” per interrompere il funzionamento del sistema fraudolento. Inoltre, è stato disposto il sequestro di circa 6 milioni di euro a carico di 50 società che hanno beneficiato della frode, anch’esse distribuite in diverse regioni italiane. Al termine delle indagini, sono state denunciate 82 persone accusate di emissione di fatture per operazioni inesistenti e di dichiarazione fraudolenta attraverso l’uso di documenti falsi.

Infine, l’Agenzia delle Entrate è stata coinvolta con la richiesta di sospendere le compensazioni fiscali per crediti IVA indebitamente generati dalle 50 società coinvolte, per un totale di oltre 1.600.000 euro. Questo intervento mira a prevenire ulteriori danni all’Erario e a garantire che le pratiche fraudolente non continuino a danneggiare il sistema fiscale italiano.

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