Roberto Zancan, imprenditore orafo di Vicenza, ha condiviso la sua esperienza traumatica legata a una serie di rapine subite, l’ultima delle quali è avvenuta il 19 novembre 2025. Durante una recente intervista nel programma “Fuori dal coro”, Zancan ha descritto come un gruppo di ladri a volto coperto sia entrato nella sua abitazione, seminando il panico tra i membri della sua famiglia.
Il racconto di un imprenditore
Il racconto di Zancan è carico di emozione e angoscia. “Vivere dentro casa con la paura non lo auguro a nessuno”, ha affermato, evidenziando il clima di terrore che ha caratterizzato la sua vita quotidiana dopo questi eventi. L’imprenditore ha spiegato che, mentre cenava con la sua famiglia, ha notato tre ombre muoversi nel suo giardino. Grazie a un intervento tempestivo, è riuscito a far scappare i ladri, ma la paura rimane.
La vulnerabilità e la criminalità
Le telecamere di videosorveglianza hanno catturato il momento, e Zancan ha mostrato le immagini durante l’intervista, sottolineando la vulnerabilità che molti cittadini avvertono a causa di un aumento della criminalità. Questo episodio non è isolato: l’imprenditore ha già subito sette rapine in totale. Solo pochi mesi prima, ad aprile, un tentativo di rapina aveva avuto luogo nella sua gioielleria, dove un gruppo di sette malviventi aveva cercato di assaltare l’azienda sfondando l’ingresso con un veicolo. In quell’occasione, Zancan era riuscito a mettere in fuga i ladri brandendo un’arma.
Legittima difesa e sicurezza
La questione della legittima difesa è stata centrale nel suo racconto. Quando l’inviata del programma ha chiesto a Zancan se, in caso di necessità, avrebbe fatto uso della legittima difesa, lui ha risposto senza esitazione: “Certo, non ci sono alternative”. Ha giustificato il suo comportamento dicendo che stava semplicemente difendendo il frutto del suo lavoro e la sua incolumità. “Difendo il lavoro di una vita e la mia incolumità”, ha dichiarato, affrontando le critiche di chi lo accusa di farsi giustizia da sé.
Un problema sociale
La storia di Roberto Zancan non è solo un racconto personale, ma mette in luce un problema più ampio che affligge molte comunità, dove la sicurezza domestica è diventata una preoccupazione costante. Il suo appello alla legittima difesa riflette la frustrazione di chi si sente minacciato e vulnerabile, mentre cerca di proteggere la propria vita e i propri beni.
