Gli investigatori hanno recentemente rivelato che la villa con piscina di un sospettato principale è stata convertita in un vero e proprio showroom clandestino. Le stanze, arredate con cura, assomigliavano a una boutique di alta moda, offrendo una vasta gamma di abbigliamento, borse, accessori e orologi, tutti rigorosamente contraffatti e riportanti marchi di lusso.
Attività sui social network
Da questo luogo, venivano trasmesse dirette sui social network come TikTok e Instagram, attirando l’attenzione di centinaia di utenti. Per mantenere l’anonimato, i partecipanti alle dirette nascondevano il volto, indossando maschere e mostrando esclusivamente la merce in vendita, incentivando così gli acquisti. Contestualmente, avevano creato un sito web ben strutturato, con immagini in alta definizione, prezzi accattivanti e descrizioni dettagliate finalizzate a esaltare la presunta qualità dei prodotti offerti.
Analisi delle spedizioni
Un’analisi approfondita delle spedizioni effettuate negli ultimi cinque anni ha rivelato un volume impressionante di oltre 12.000 articoli falsi venduti, generando un giro d’affari illecito che supera i 2 milioni di euro. Inoltre, è emerso che due delle persone coinvolte nel traffico di merce contraffatta ricevevano irregolarmente il reddito di cittadinanza, un fatto che contrasta in modo evidente con il loro tenore di vita, sollevando interrogativi su eventuali abusi del sistema di welfare.
