La crisi ambientale globale, caratterizzata da fenomeni come la deforestazione, il bracconaggio, l’inquinamento e i cambiamenti climatici, sta avendo un impatto devastante su migliaia di specie animali. In questo contesto critico, un’importante rete internazionale sta operando per affrontare questa emergenza silenziosa: l’European Association of Zoos and Aquaria (EAZA), che comprende oltre 400 istituzioni dedicate alla salvaguardia delle specie a rischio. A dirigere questa associazione è Myfanwy Griffith, l’Executive Director. Il Bioparco di Roma gioca un ruolo cruciale all’interno di questa rete.
Il docufilm sul bioparco di roma
Il docufilm realizzato da Viviana Di Russo e Riccardo Di Russo, presentato nel programma Speciale Tg1 in collaborazione con Rai Cinema, offre uno sguardo inedito sul Bioparco di Roma, un’autentica oasi di biodiversità situata nel verde di Villa Borghese. Questo progetto audiovisivo nasce dall’esigenza di sfatare i pregiudizi associati al passato dello zoo romano e di mettere in luce la sua evoluzione. La narrazione è costruita attraverso un’osservazione attenta, dando voce ai veri protagonisti: quattro scimpanzé che hanno superato esperienze di maltrattamento, le tigri di Sumatra, che si trovano sull’orlo dell’estinzione, i varani di Komodo, antichi e vulnerabili, e le otarie, che rappresentano un simbolo della crisi che affligge gli oceani.
Le storie dei keeper
Accanto a queste creature, il docufilm racconta le storie e le emozioni dei keeper: Giulia, Pietro, Francesco e Daniele. Questi professionisti dedicano ogni giorno la loro passione, competenza, pazienza e cura a un lavoro caratterizzato da un impegno silenzioso e da una profonda responsabilità verso gli animali e l’ambiente. Le loro esperienze e il loro attaccamento al lavoro contribuiscono a creare un legame speciale con le specie che si prendono cura, rendendo il Bioparco di Roma un luogo di speranza e di conservazione.